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Quella Perla che sostiene la Vita

È stata una domenica diversa, quella appena passata, per il Movimento per la Vita “Alberto Marvelli” di Rimini. Una domenica di gioia trascorsa insieme alle mamme e ai bambini della parrocchia di San Girolamo. Una domenica iniziata con la benedizione dei “nuovi arrivati” e proseguita con un momento di festa in quella che era la Giornata della Vita, nata all’indomani dell’approvazione della Legge 194 e voluta fortemente dai nostri Vescovi: perché – dissero nel lontano 1978 – dove viene meno la difesa della legge resti almeno la coscienza.
“Una coscienza – spiega Rita Volponi, presidente del Movimento per la Vita «Alberto Marvelli» – che nel nostro piccolo, ogni anno, aiuta in media cinque mamme a portare avanti la propria gravidanza. Si chiama progetto Perla ed è sostenuto e finanziato da privati generosi e sensibili”.
A ogni futura mamma viene dato un contributo al mese per circa 18 mesi permettendo loro di pensare a sé e alla loro creatura, prima e dopo la venuta al mondo.
“Reperire soldi è sempre più difficile ma la Divina Provvidenza fino a questo momento ci è sempre stata vicina. E speriamo continui ad esserlo. Purtroppo la cultura della morte è ancora molto radicata anche se, in provincia di Rimini, le Interruzioni Volontarie di Gravidanza sono diminuite passando dalle 930 del 2007 alle 805 del 2008. Questo grazie anche alle operatrici dei Consultori che, durante il colloquio con le mamme in difficoltà, tendono loro una mano. Il nostro scopo, come quello di tutti i cristiani, è quello di difendere la vita dal concepimento alla sua morte naturale facendo in modo che anche nella nostra città nessuna donna possa dire di essere stata costretta ad abortire”.
Un richiamo giunto anche dal nostro vescovo, monsignor Francesco Lambiasi che sabato scorso, a Sant’Agostino, ha celebrato una messa che ha visto la partecipazione delle Associazioni e dei Movimenti riuniti per ringraziare del dono inestimabile della Vita, per chiedere perdono per ogni immoralità che la calpesta e la mortifica e per rinnovare l’impegno di servirla, secondo il comando di Dio che ama e sostiene tutto ciò che ha creato.

Francesco Barone