Rimini nord, presto pic nic in pineta

    Abitate tra Viserba e Torre Pedrera? Allora preparate un bel cestino per fare una merenda in pineta. Sì, sì, avete letto bene, in pineta. O almeno, è questo quanto previsto dal Piano Strutturale Comunale (PSC) il cui documento preliminare è stato presentato recentemente alla città. Ovviamente riguarda l’intero comune, ma soffermiamoci per un momento sulla sola zona nord.

    Una pineta per i cittadini
    Secondo il Piano nella porzione di territorio che va da Viserba a Torre Pedrera sono previste “una serie di aree boscate a pineta, una risorsa turistica e ambientale presente nella costa ravennate e finora mancante nelle località del riminese, a servizio dei turisti come dei residenti”.
    In una zona oggetto di feroci polemiche negli ultimi anni a causa del forte carico urbanistico, vi sarà dunque un po’ di respiro?
    “Nella zona retrostante la ferrovia per Ravenna, fra questa e la linea dell’antica falesia – continua il documento – vi sono ancora sufficienti aree libere, anche se non in modo continuativo, per realizzare un’ampia fascia verde, parzialmente piantumata a pineta”.
    Ma vi sono davvero queste aree libere? Lo chiediamo al presidente della Circoscrizione Cinque, Fabio Betti.
    “Più che a Viserba dove non vi sono tanti spazi, vedo la cosa realizzabile tra Viserbella, dove l’area interessata potrebbe essere quella del parco Carloni, ora chiuso e per il quale i cittadini da tanto tempo chiedono che diventi verde pubblico, e Torre Pedrera”.
    L’orientamento generale del documento è quello di puntare al miglioramento del territorio dal punto di vista turistico, nell’ottica di recuperare lo spirito di accoglienza e ospitalità e puntando sulla qualità e sull’articolazione dei servizi. Proprio riguardo al turismo il PSC contiene un altro concetto: la suddivisione di Rimini in fascia centrale-meridionale e fascia settentroniale. In sostanza, mentre la prima è descritta come una zona in cui è necessario ridurre la densità (con la demolizione di edifici) la seconda, ovvero la zona nord, è considerata “a bassa densità” e quindi luogo dove “delocalizzare edilizia turistica e abitativa”.

    No al cemento da sud a nord
    Una sorta di trasferimento di cemento dalla zona sud di Rimini a quella nord che a detta di molti, pur avendo sicuramente meno hotel rispetto a Rimini sud, non può essere considerata zona a bassa densità visto i tanti nuovi insediamenti urbani, già realizzati.
    È di questo parere anche Gabriele Bernardi consigliere della Circoscrizione.
    “Pensare di trasferire cubature da una parte all’altra non ci sembra proprio una buona soluzione. Rimini nord è da sempre usata per risolvere i problemi degli altri. E poi dov’è la viabilità che può consentire un ulteriore carico urbanistico?”.
    Leggendo bene il Piano strutturale ogni dubbio pare fugato: è riportata l’intenzione di garantire per almeno il 50% la permeabilità delle zone insediate con una sistematica piantumazione delle aree.
    E costruire in zona nord potrebbe significare eliminare (o unificare) qualche vecchia pensione per dare posto a qualche struttura più innovativa. Ma la viabilità?
    “Occorre considerare che stiamo parlando di una zona che ha già molte problematiche – riprende Betti – che vanno dalla spiaggia piccola, alla convivenza tra residenziale e alberghiero, non ultima la viabilità riguardo alla quale è auspicabile che partano al più presto i lavori per il TRC che, insieme a nuovi collegamenti anche a più largo raggio, potrebbe rendere più facile la percorrenza di questi territori, rendendendoli più appetibili anche dal punto di vista turistico, grazie a spostamenti più facili dal luogo di soggiorno verso parchi tematici o i luoghi d’arte”.

    In arrivo nuove scuole
    Tornando alle pinete e alla nuova Rimini disegnata dal PSC vi sono dei tempi prefissati per la realizzazione del tutto?
    “Il Piano dà linee guida e non ha una tempistica, demanda l’attuazione a programmi di intervento”.
    Per la zona nord di Rimini sono in molti ad auspicare, vista la crescita delle popolazione, nuovi servizi e scuole. Arriveranno?
    “Tra Viserbella e Torre Pedrera dovrà essere individuata un’area dove far sorgere nuove scuole: materne, elementari e medie”.

    Silvia Ambrosini