Home Vita della chiesa ‘Eid al-Fitr’, che festa a Casa Betania!

‘Eid al-Fitr’, che festa a Casa Betania!

FRATELLANZA
Operatori, ragazzi e vicinato hanno mangiato, danzato e condiviso la fine del Ramadan

In italiano si scrive Eid al-Fitr ed è una delle feste più importanti della religione islamica perché segna la fine del mese di Ramadan e, quindi, del digiuno. A Rimini si è celebrata lo scorso 10 aprile a Casa Betania, struttura del progetto Sai Rimini e gestita dalla Cooperativa Madonna della Carità, braccio operativo della Caritas. L’evento ha visto la partecipazione di un numeroso gruppo di giovani ragazzi, provenienti da Bangladesh, Pakistan e diversi Paesi africani, sia ospiti della struttura sia esterni, assieme a operatori, operatrici e alla cittadinanza. Hanno condiviso un momento di festa e fratellanza, unendo culture diverse e creando un’atmosfera di grande gioia.

“Queste occasioni sono sempre importanti, sia per condividere un momento di festa sia per far conoscere le nostre realtà al vicinato e alla cittadinanza, aprendoci al territorio”, ha detto uno degli educatori. Dopo un mese, l’Iftar, la rottura del digiuno, ha assunto un significato ancora più speciale.

Cibi tipici e prelibati, preparati con cura dai ragazzi stessi, samosa, cous cous, chicken pakora e tanti altri hanno arricchito la tavola, offrendo a tutti un viaggio gastronomico tra i sapori e le tradizioni dei loro Paesi d’origine. Ma la festa non si è conclusa con il cibo: musica, balli e giochi hanno animato la giornata, creando un clima di allegria e divertimento. I ragazzi si sono esibiti in danze tradizionali, hanno cantato insieme e si sono sfidati in giochi tipici, creando un’atmosfera di grande complicità e spensieratezza.

“È stato un momento davvero memorabile e speciale”, ha commentato uno dei partecipanti. “Nonostante proveniamo da Paesi e culture diverse, ci siamo sentiti uniti e vicini. È stato bello condividere la gioia di questa festa con tutti”. L’Eid al-Fitr, solitamente celebrato in famiglia, ha assunto a Casa Betania un significato ancora più profondo. Per molti di questi ragazzi, richiedenti asilo o aventi protezione internazionale o speciale, lontani dai loro cari, la festa è stata un’occasione per sentirsi meno soli e più uniti, creando una nuova famiglia all’interno della struttura. Per il vicinato e la cittadinanza è stata, invece, un’opportunità unica, per conoscere nuove culture e tradi-zioni, attraverso il dialogo ma soprattutto tramite lo stare insieme divertendosi.

La festa a Casa Betania è un esempio concreto di come l’integrazione possa realizzarsi attraverso cla condivisione di esperienze e tradizioni diverse portando un messaggio di speranza e fratellanza.

Casa Betania è una delle strutture gestite dalla Cooperativa Madonna della Carità per il progetto Sai del comune Rimini, all’interno vivono 11 giovani ragazzi provenienti da varie parti del mondo, il progetto ha una durata circoscritta con l’obiettivo di costruire l’autonomia e la capacità di orientarsi sul territorio, conoscendo i servizi, acquisendo competenze professionali e tessendo reti sociali.