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Vivai di fede, focolai di amore

Ci hai fatti per Te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te (S. Agostino).
Tutte le specie viventi trovano sul pianeta appagamento ai loro bisogni. Ad ogni loro necessità vitale la natura fornisce la risposta.
Ma la specie umana no. È l’unica che non trova in natura ciò che le dia soddisfazione e pace. Rimane perennemente inappagata. Anche quando riesce a trovare tutto ciò che serve ai suoi bisogni vitali e a possedere perfino il superfluo, è agitata da una continua insoddisfazione.
“Io sono pieno di una domanda a cui non so rispondere” scriveva Pier Paolo Pasolini. Una domanda che si articola in mille interrogativi. Un’ansia insoddisfatta che si traduce nel desiderio di possedere mille cose, in un succedersi continuo, per avere l’impressione fasulla dell’infinito.
Perché la nostra è sete d’infinito. La nostra fame di felicità, di bellezza, di amore è fame di una felicità, bellezza, amore che non finiscono e non decadono col tempo, che non avvizziscono (come tutte le cose terrene), inesauribili e sempre nuove. Insomma, qualcosa di ‘divino’. Tutto il nostro essere è come pervaso da una ‘nostalgia’, teso a diventare ‘dio’.
Perché questo desiderio si realizzi, c’è una sola strada: Gesù Cristo (“Io sono la via, la verità e la vita” – Gv.14,6).
“Diventando uomo – dice Benedetto XVI – Cristo ci ha dato la possibilità di diventare, a nostra volta, come Lui”.
“Cerchiamo di essere come Cristo – scrive S. Gregorio Nazianzeno – poiché anche Cristo è divenuto come noi: possiamo diventare ‘divini’ per mezzo di Lui, dal momento che Lui stesso, per nostro tramite, è divenuto uomo. Prese il peggio su di sé, per farci dono del meglio”.
I Gruppi di Preghiera sono, dunque, un preciso ‘luogo educativo’ a tener aperto il nostro cuore, perché non ‘si accontenti’ mai di risposte riduttive e ‘idolatre’, ma impari a “dilatare la sua misura” (Sal.98), per riconoscere l’unico, grande Salvatore: Gesù Cristo! Solo Lui ci offre “il centuplo quaggiù e la vita eterna”.
Di conseguenza: l’esperienza dei Gruppi di Preghiera è quella dell’Incontro con Cristo-vivo, che riempie, finalmente il cuore di pienezza e felicità. Ecco perché P. Pio li chiama “vivai di Fede”. Partecipando ad essi, i fedeli crescono nella Fede, cioè nella capacità di ‘scoprire’ la Presenza del Signore in ogni circostanza della vita.
“È la preghiera – sono parole del Santo – questa forza unita di tutte le anime buone, che muove il mondo, che rinnova le coscienze, che sostiene la ‘Casa’, che conforta i sofferenti, che guarisce gli ammalati, che santifica il lavoro, che eleva l’assistenza sanitaria, che dona la forza morale e la capacità di ‘offrire’ l’umana sofferenza, che spande il sorriso e la benedizione di Dio su ogni languore e debolezza. Pregate molto, figli miei, pregate sempre, senza mai stancarvi!” (5 maggio 1966)
Ma c’è ancora un aspetto dell’esperienza cristiana, che i Gruppi di Preghiera rendono ‘tangibile’: l’Incontro con Cristo non è semplice ‘ricordo’ del ‘passato’, ma, come abbiamo detto, un incontro ‘contemporaneo’, perché Egli è presente ‘ora-qui’ attraverso la Sua Sposa.
“La vostra preghiera è con la Chiesa, per la Chiesa e nella Chiesa… Voi siete quella parte dell’opera di P. Pio che ‘bussa’ continuamente al cuore di Dio, come un esercito d’intercessori e riparatori, per ottenere le grazie necessarie all’umanità”. (Benedetto XVI 14/10/2006).
Questa ‘contemporaneità’ di Gesù Cristo è ‘sperimentata’ nel grande ‘Sacramento’ della Sua Presenza, che è, appunto, la Comunità Cristiana, la Chiesa, ma diventa ‘evidente’ nei Santi. San Padre Pio,‘ferito’ dalle ‘stigmate’ e ‘crocifisso’ con Cristo era, davvero, presenza viva di Gesù nel sec.XX.
I Gruppi di Preghiera sono, dunque, strumento ‘privilegiato’ col quale Gesù, ’contemporaneo’ a noi, ora, ci ‘tocca’, ci salva e ci cambia il cuore e la vita, secondo il ‘carisma’ di P. Pio.
“Vivai di Fede,focolai d’Amore, nei quali Cristo è presente”: su questo contenuto tematico, ascolteremo la forte e vivace testimonianza del Vescovo Mons. Luigi Negri, ‘figlio’ e devoto, anche lui, del Santo Frate del Gargano.

Don Domenico Valgimigli
Assistente Diocesano dei Gruppi di Preghiera di P.Pio Diocesi di Rimini