Non è il frutto di un’analisi culturale e politica. E neppure un freddo calcolo elaborato a tavolino. L’affermazione che dà il titolo all’edizione 2011 del Meeting per l’Amicizia fra i Popoli è frutto dell’esperienza che da trentadue anni vive il popolo della colomba. “La grande certezza – ha spiegato Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting – è la stima dell’uomo, primo grande dato della realtà”. Lo ha detto nel corso della presentazione del Meeting all’ambasciata italiana presso la Santa Sede a Roma. Accanto alla Guarnieri, c’erano il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini, il cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, il ministro degli Esteri Franco Frattini e l’ambasciatore Francesco Maria Greco.
“E l’esistenza diventa un’immensa certezza” è il tema attorno al quale girerà la manifestazione riminese, in programma dal 21 al 27 agosto. Per chi, scrittori e operai, casalinghe e uomini di Stato, non si accontenta di concepire l’esistenza come destinata al nulla. La mentalità più diffusa oggi, nell’affrontare le sfide e le fatiche del vivere, sembra invece quella di “farsi cadere le braccia”. E se certezze vanno rintracciate, le uniche sembrano quelle prodotte dal controllo tecnologico del mondo, almeno fino a quando la realtà non si presenti nella sua incontrollabilità. “Tutto oggi è incerto. – è l’analisi della Guarnieri – Regna la paura dell’incertezza nella vita. L’uomo non è fatto per queste incertezze, ma per la certezza che deve cercare nella sua esistenza. Una cultura nichilista, poi, vuole convincerci che è inutile cercarla perché non c’è. L’uomo, al contrario, deve toccare la realtà di se stesso, di chi gli sta intorno, della storia. Diversamente sarebbe condannato all’alienazione”.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e i 150 anni dell’Unità d’Italia: l’apertura del Meeting 2011 si regge su questi due pilastri. Lo spettacolo inaugurale sarà un evento di popolo in piazza Cavour, dal titolo significativo “È festa”: canti popolari per raccontare l’unità d’Italia, ripercorsa invece da una mostra che “vuole offrire una riflessione sull’originalità dell’identità italiana. Un giudizio e un suggerimento per un nuovo inizio” fa sapere Vittadini.
Tra gli ospiti della kermesse, confermata la prima volta di John Elkann: il presidente del gruppo Fiat sarà protagonista dell’incontro “Quali certezze in un mondo incerto” con il presidente della Compagnia delle Opere Bernard Scholz. Annunciati anche il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, l’amministratore delegato di Banca Intesa Corrado Passera e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, il riminese Mauro Moretti, ormai di casa al Meeting.
Alle tensioni in corso nel Mediterraneo è dedicato un incontro a cui parteciperà il ministro degli Esteri Frattini e alcuni rappresentanti della società civile araba, tra cui il vice presidente del Meeting Cairo Wael Farouq. Spazio anche al beato Giovanni Paolo II: a lui è dedicato un incontro tenuto dal Vescovo di San Marino-Montefeltro Luigi Negri. Il momento conclusivo del Meeting 2011 sarà affidato alla presentazione del libro di don Luigi Giussani Ciò che abbiamo di più caro. Al tavolo lo psichiatra Eugenio Borgna e il missionario in Paraguay padre Aldo Trento.
Paolo Guiducci