Non sono tutti così maturi

    E’solo il primo di una lunga serie. Ma è quello, però, che ricordiamo più di tutti. Ansie, emozioni, paure e gioie si concentrano in quella “notte prima degli esami”, quando esausti, dopo una giornata di studio, si chiudono i libri e ci si mette una mano sul cuore: “Ciò che è stato fatto, è stato fatto”. Anche a distanza di tanti anni, quel senso di cambiamento che si avvertiva fa sorridere con un po’ di malinconia.
    A Rimini, come nel resto d’Italia, il 22 giugno, 2.457 studenti della scuole superiori suddivisi in 62 commissioni (372 commissari) sono tornati sui banchi, dopo la chiusura dell’anno scolastico, per affrontare la prima prova, il tema d’italiano, la grande bestia nera per molti di loro.

    O dentro,
    o fuori

    Nella nostra provincia non si sono seduti sui banchi della maturità circa 190 ragazzi: il numero maggiore di non ammessi si registra all’istituto professionale Alberti, 54 a fronte di 194 ammessi, al tecnico industriale L.Vinci con 12 su 159 alunni, all’alberghiero Malatesta con 16 su 92. Mentre si parla di numeri piuttosto bassi al liceo scientifico Serpieri (5 non ammessi su 91), all’istituto professionale Einaudi 5 bocciati, a fronte dei 72 ammessi, mentre al Marco Polo sono 5 su 75 i ragazzi che non prenderanno parte alla maturità: “Il numero più alto dei non ammessi si registra negli istituti professionali o tecnici, ed è una tendenza che si riconferma ogni anno”, spiega Agostina Melucci, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Rimini. In cima alla classifica dei più virtuosi ci sono il liceo classico-psicopedagogico Cesare-Valgimigli con 268 ammessi e appena 2 esclusi e poi quelli con nessun bocciato e tutti confermati: 211 al liceo scientifico Einstein, 39 al liceo classico D.Alighieri, 22 a liceo linguistico San Pellegrino, 45 al liceo scientifico Lemaitre, 45 all’istituto d’arte Fellini e 50 al tecnico Michelangelo.

    Le prove
    Il 23, giovedì, c’è stata la seconda prova, diversa in base al tipo d’istituto: latino per il liceo Classico, matematica allo Scientifico, lingua straniera al Linguistico, pedagogia al liceo Pedagogico, economia per l’istituto commerciale, tecnica turistica per l’istituto turistico. Poi breve pausa per riprendere fiato. Lunedì 27, invece, al via la terza prova che ha coinvolto non più di 5 discipline. In quest’occasione, se il mitico Bignami ha fatto sempre la sua parte, la nota enciclopedia Treccani ha reso disponibili a tutti una vera e propria sezione in cui preparare gli esami. Dopo questa prima trance, a mettere i brividi, sarà l’orale, nel quale i candidati dovranno portare una tesina scritta che verrà poi discussa di fronte alla commissione. Non solo. Oltre alla paura di fare scena muta, a suscitare maggiori ansie sono anche i commissari esterni, l’incognita più grande. Insomma, il cammino è ancora lungo.

    Addio
    i cellulari

    Tra le novità che rientrano nella maturità 2011 c’è “l’obbligatorietà della frequenza, almeno dei tre quarti delle ore complessive annuali”, spiega Agostina Melucci, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale e continua “salvo casi particolari ma documentati”. Rigorose le regole di comportamento adottate: prima di ogni prova il candidato ha consegnare il proprio cellulare e inoltre la scuola ha dovuto togliere qualsiasi collegamento con internet: “Tutto ciò per evitare spiacevoli sorprese e situazioni incresciose per l’alunno e la scuola”, chiarisce la Melucci.

    San Marino
    anticipa tutti
    Alle tre torri esami di maturità anticipati: i 95 maturandi sono partiti il 16 giugno con la prova d’italiano. Tra le tracce proposte l’analisi di un brano tratto dal “Piacere” di D’Annunzio, l’articolo su “Giustizia e Responsabilità” o su “Mondializzazione e sovranità”, le conseguenze prodotte dall’impiego di energia atomica, il saggio sulla fine del mondo nel 2012, il desiderio come essenza dell’uomo, i volti diversi del fascismo. Insomma una prova per tutti i gusti. Affrontata anche la seconda prova del 20 – diversa a seconda dell’indirizzo -. Mentre mercoledì c’è stato il terzo scritto. Degli ammessi, 6 provengono dal classico, 22 dal linguistico, 40 dallo scientifico e 27 dall’economico.

    Marzia Caserio