Home Attualita In gita con la parrocchia: un viaggio e le sue regole

In gita con la parrocchia: un viaggio e le sue regole

Preti e suore nel mirino. Come in un indistinto calderone religioso che bolle e ribolle nelle parrocchie, i don e le sr sono messi all’indice perché troppo occupati ad organizzare viaggi e pellegrinaggi. Illegali secondo la Fiavet, la Federazione agenzie di viaggio. Il presidente provinciale Fiavet, Giovannino Montanari, uno degli inventori con la sua Montanari Tour del turismo sociale, punta il dito a destra e sinistra sulle agenzie viaggi abusive che crescono, mentre quelle regolari boccheggiano. “Un fenomeno crescente che mette in ginocchio e fuori mercato noi regolari. – attacca il riminese Montanari – Sporgiamo due o tre denunce a settimana ma finché non cambia la legge regionale, aumentando le attuali sanzioni da 50 euro, non cambierà nulla”. Il presidente Fiavet bacchetta a destra e a sinistra: nel mirino ci sono circoli e società sportive, circoli ricreativi e dopolavoristici, centri sociali di giovani e anziani, soprattutto “alberghi che vendono i pacchetti con hotel e spiaggia in maniera illecita”. Nel lungo elenco compaiono anche preti e suore delle parrocchie ma non sul piedistallo, mentre la traduzione operata da un quotidiano riminese è drastica: “Gite abusive, preti e suore nel mirino”.
Insomma, don e suore che invece di preoccuparsi di catechesi, pastorale e cura delle persone, si danno più da fare per l’organizzazione di viaggi e pellegrinaggi. Come se l’aspetto del “viaggio compiuto per devozione, ricerca spirituale o penitenza verso un luogo considerato sacro” non avesse a che fare con il servizio di sacerdoti o religiose. “Viaggi e pellegrinaggi rispondono ad esigenze pastorali e di socializzazione”> rilancia don Tarcisio Giungi.
Tutto alla luce del sole e attenendosi alle regole. L’assessore al Turismo provinciale Fabio Galli conferma: “Nel 2010, a seguito di un incontro con il rappresentante della Diocesi di Rimini, abbiamo inviato alla Chiesa riminese una nota informativa per tutte le parrocchie che organizzano viaggi”. Un inter che l’Assessorato ha riservato anche per tutte le associazioni della provincia. Gli ultimi casi di parrocchie in viaggio non conformi risalgono al 2011, le 15 violzioni contestate nel 2012 riguardano soprattutto società sportive e affini.
La missiva della provincia non è rimasta lettera morta. L’economo diocesano don Danilo Manduchi aveva inviato ai parroci una nota che cita espressamente “Gite e pellegrinaggi”. L’organizzazione e promozione di viaggi e pellegrinaggi deve partire di pari passo con la normativa. “Nella Diocesi in passato – ammette don Manduchi – sono state comminate sanzioni ad alcune parrocchie che avevano organizzato viaggi e/o pellegrinaggi senza i dovuti adempimenti”. Come promemoria, l’economo ha allegato la legge regionale che disciplina la materia. “Naturalmente è sempre preferibile affidarsi ad una agenzia autorizzata” chiosa don Manduchi. L’agenzia Ariminum, tra l’altro, è nata proprio per questo motivo.
La centralissima parrocchia riminese di San Gaudenzo è un cliente fedele. Napoli-Amalfi, Torino, Roma, Lago Maggiore in Italia; Terra Santa, Santiago e Fatima (la prossima meta) all’estero, San Gaudenzo si sposta, e quando lo fa sempre con l’organizzazione dell’agenzia viaggi Ariminum. “La tradizione dei viaggi e dei pellegrinaggi esisteva anche prima del mio arrivo, cinque anni fa – assicura Don Aldo Amati, il parroco – io l’ho proseguita e con piacere”.
Il viaggio-pellegrinaggio è aggregante, ma c’è sempre un “elemento spirituale attorno al quale ruota la visita: il Santuario di Pompei, la Sindone a Torino, il Sacro Monte di Varallo a Vercelli”. La parrocchia ha già le valigie pronte, destinazione Santiago de Compostela e Fatima, e Roma in settembre. “Per l’udienza di Papa Francesco” puntualizza Don Amati.
Naturalmente c’è chi fa da sé. In questo caso, è bene mandare a memoria la legge regionale (la n.7 del 31 marzo 2003) che regolamenta l’attività. La normativa parla chiaro: le parrocchie possono certamente organizzare o promuovere viaggi, anche senza avvalersi di agenzie di viaggio, purché siano senza scopo di lucro, salgano a bordo solo parrocchiani, durino al massimo 5 giorni e vengano pubblicizzati esclusivamente in parrocchia.
Nella battaglia per i pacchetti turistici non autorizzati è coinvolto anche l’assessore regionale Maurizio Melucci. Modifica alla legge regionale? “Stiamo valutando” è la risposta del riminese Melucci. Nel frattempo con la normativa sottobraccio saliamo e scendiamo da autobus o aerei.

Paolo Guiducci