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Il Fulgor che sarà, casa del cinema

Federico Fellini ritornerà al “suo” cinema “Fulgor”. Dopo numerosi sopralluoghi nel palazzo, il pluripremiato scenografo Dante Ferretti (amico e collaboratore del regista, due volte Premio Oscar) ha concluso e presentato in questi giorni il plastico del progetto “Casa Fellini”, da realizzare al terzo piano del vecchio cinema tanto caro a Federico Fellini. Il percorso suggestivo è stato pensato da Ferretti per far riaffiorare ricordi di vita del regista: in 370 mq ha inserito fotogrammi dei film più famosi, immagini, bozzetti, scritti e lettere dello stesso Fellini su sfondi specchiati scuri per farci quasi captare la sua presenza lì… poco tempo prima. Così partendo da un’immagine de La Strada, viene ricostruita passo dopo passo la carriera felliniana con un’immagine da Lo Sceicco bianco con Alberto Sordi su uno specchio, a simboleggiare un tratto di cielo, un’altra degli stanchi Vitelloni a Rimini, la fontana di Trevi de La dolce vita con Anita Ekberg, la spiaggia di Rimini in 8 e mezzo fino ad arrivare ad un grande armadio visitabile, come una sala nella sala con i pezzi migliori delle sue collezioni di costumi di scena. “Ci sarebbe voluta un’altra stanza – ha ammesso lo scenografo – ho scelto qualcosa di importante di ciò che ha fatto”. Qui, segni inconfondibili del passaggio di Fellini sono il cappello e la sciarpa appesi all’attaccapanni come era solito fare. Si continua con un busto di Casanova affiorato dalla Laguna di Venezia che sembra guardarci, un’immagine del Satyricon e un quadro di Pistoletto. E ancora un “toboga”, un frammento della nave e il rinoceronte, unico superstite di E la nave va. Ferretti ha voluto ricreare il momento più importante di Prova d’orchestra con il coro d’orchestra e la sfera che nel film sfondò il muro della cappella duecentesca. Poi il conosciutissimo Amarcord e una quinta teatrale senza attori con il motivo di Ginger e Fred, per finire con la Luna che saluta Fellini: “ciao Federico!”. Il tutto col sottofondo delle inconfondibili musiche di Nino Rota che culleranno i visitatori fino all’uscita in un’atmosfera mista tra sogno e realtà ascoltando le voci di attori e regista.
Ferretti si è preso a cuore anche il restauro della sala cinematografica che con un tocco leggero rispetterà le scelte stilistiche di uno degli architetti che progettò il cinema: Cupi, futurista Riminese. Il restauro che comprenderà anche bar, bookshop e uffici nel palazzo, non seguirà la moda architettonica di oggi che vuole sempre più vetro e trasparenze, manterrà invece legno e marmo scelti in stile anni ’30-’40.
“Da riminese a Milano – ha osservato il progettista Matteini – lavorando con Ferretti ho capito il senso di Fellini e Rimini insieme. Questo progetto era fermo da anni, finalmente si sta concretizzando”. “Per l’estate 2010 saranno consegnati i lavori” assicura il presidente dell’ente Valloni, Angelini. Nel frattempo, un telone con schermo cinematografico proietterà da novembre fotogrammi dei film di Fellini sulla facciata. Un segnale di inizio che diventerà, una volta concluso il rinnovo, un invito ad entrare per scoprire cosa offre il noto e rinnovato “Fulgor”.

Emma Partesotti