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Fondo per il Lavoro, Crédit Agricole e Fondazione Carim donano oltre 33.000 euro

Il Fondo per il Lavoro “incassa” l’aiuto e il sostegno di altri due enti: la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, e il Crédit Agricole. Venerdì mattina, presso Palazzo Buonadrata, a Rimini, l’istituto di credito e la Fondazione Carim hanno infatti donato oltre 33.000 euro (33.687, per la precisione) al Fondo per il Lavoro della Caritas diocesana di Rimini.
“Il Fondo per il Lavoro, nato nel 2013 per creare posti di lavoro, attraverso incentivi economici per l’avvio di nuove attività lavorative e assunzioni di disoccupati, è un’iniziativa della Diocesi di Rimini, gestita da Caritas diocesana, a favore di tante persone, quelle che pagano il prezzo più alto per la crisi economica prima, per la pandemia e le difficoltà create dal lockdown ora – ha detto il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi –. La situazione è così difficile e così diffusa che davvero non possiamo pensare che si risolva da sola, con un tocco di dita, anzi rischia di peggiorare, e dunque chiama a raccolta enti, istituzioni, associazioni e uomini di buona volontà, ciascuno per la sua parte.”
L’intervento di Crédit Agricole Italia e Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini si inserisce proprio in questo fiume carsico di bene in favore di persone e famiglie del territorio in questo momento più fragili e bisognose di sostegno.
“Crédit Agricole Italia sta contribuendo concretamente nel sostenere tante persone, così provate dall’aggravarsi della situazione economica, in questi tempi di pandemia – commenta Filippo Corsaro, nuovo Responsabile della Direzione Regionale Romagna Crédit Agricole Italia -. Per quanto possibile, come istituto di credito di riferimento della provincia riminese, siamo pronti a fare la nostra parte per rilanciare l’economia del territorio con tutte le misure a nostra disposizione – dai finanziamenti per il superbonus al 110% a quelli garantiti dallo Stato – e sempre aperti al confronto con tutti gli interlocutori che hanno a cuore il futuro di Rimini.”
“Non è stata certo casuale la scelta di indirizzare risorse verso un progetto a forte valenza e utilità sociale come il Fondo per il Lavoro. L’attenzione ai bisogni della comunità locale – sottolinea Mauro Ioli, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – fa parte del nostro dna istituzionale, come documenta la storia ormai trentennale che abbiamo alle spalle. Soprattutto in questo momento, agevolare imprese e lavoratori è essenziale per sostenere le famiglie, messe
duramente alla prova dalla crisi, e l’economia che, anche nel riminese, specie nel terziario, soffre notevolmente.”
“Oggi più che mai la comunità deve stare unita per attraversare questo periodo così complicato. Molte imprese sono in difficoltà e molti posti di lavoro rischiano di saltare – sono parole di Mario Galasso, direttore Caritas diocesana di Rimini –. Il Fondo per il Lavoro vuole fornire il proprio contributo per dare sollievo alle aziende e incentivare la possibilità di assunzione. Per questo motivo il contributo che questa mattina abbiamo ricevuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e da Crédit Agricole Italia è di straordinaria importanza: ha un effetto moltiplicativo importantissimo e contribuisce a costruire comunità.”
Dal 2018 ad oggi, il comitato congiunto Crédit Agricole Italia e Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ha vagliato numerosi progetti a valenza etico – sociale per un ammontare complessivo di 730.000 euro, 500.000 euro dei quali già erogati sul territorio riminese. Tra gli interventi del 2020, per l’emergenza covid-19, Crédit Agricole Italia e Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini si sono mobilitati per dotare tempestivamente la terapia intensiva dell’Ospedale “Infermi” di Rimini di innovativa strumentazione medicale, indispensabile per affrontare la crisi pandemica.
In sette anni, il Fondo ha provveduto a 191 inserimenti lavorativi, di cui 49 a tempo indeterminato. 9 i contratti apprendistato attivati (durata 3-5 anni), nella gran parte dei casi diventati indeterminati. 108 le aziende coinvolte, che dunque hanno assunto una o più persone. “In pratica, il ‘Fondo per il Lavoro’ ha dato risposta positiva al 22% delle domande. – spiega il responsabile del Fondo, Roberto Casadei Menghi (nella foto) – L’opera, purtroppo, non è affatto terminata e vorremmo offrire quanto più sostegno possibile: in banca dati ci sono 880 nominativi di residenti in comuni della Diocesi, con eccezioni per le Case Madre del Perdono della comunità Papa Giovanni XXIII e San Patrignano, realtà per le quali vale il criterio della dimora”.