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È sempre un’idea geniale

MATRIMONIO. In Italia l’istituzione cala, in provincia resiste. E le nozze religiose recuperano

Nella Diocesi di Rimini le nozze religiose “concordatarie” sono tornate ai livelli del 2018. Pesaresi: “Scelta per l’altro, e per gli altri. Dal valore sociale e civile”.

Il matrimonio non è finito in fuorigioco. Rispetto a qualche decennio fa vive più difficoltà sul campo da gioco, ma l’unione tra due persone davanti all’altare e alla comunità (o di fronte ad un ufficiale) non ha perso mordente. Nonostante l’accerchiamento portato dalla pandemia, nel Comune di Rimini dal 2006 al 2019 il numero dei matrimoni celebrati è rimasto pressoché costante, con una media di 1.000 celebrazioni all’anno. Se la pandemia ha scavato un solco impressionante nel 2020 (appena 581 matrimoni in quell’anno), ora si registra un innalzamento delle unioni. E non di poco conto.

Nella Diocesi di Rimini i “sì” pronunziati nel 2018 sono stati 476, scesi a 423 nel 2019. Detto del crollo nel 2020 (178), si è poi risaliti a 395 l’anno successivo fino ad arrivare a 429 nel corso del 2022. Siamo cioè ritornati sulle posizioni del 2018.

Rimbalzo o vera inversione di tendenza? Lo abbiamo chiesto a Gianluca Pesaresi, direttore insieme alla moglie Simona, dell’Ufficio Diocesano di Rimini per la pastorale per la Famiglia.

“C’è il riaccendersi di questo desiderio (che peraltro non si è mai spento), anche la pandemia ha rischiato – e rischia – di far saltare tante buone intenzioni. Quest’anno e nel corso del 2021 le richieste di corsi per fidanzati, coppie e pre-matrimoniali sono state tante. È importante e bello che i ragazzi percepiscano che c’è un valore nella istituzione matrimoniale, sia civile sia nella dimensione del sacro e religiosa che dà struttura e supporto alla coppia. I ragazzi si sentono fragili? Riconoscono nel matrimonio qualcosa che li aiuta e li sostiene?‘Siete coraggiosi’, definiamo alcune coppie che si preparano al ‘sì, per sempre’. E loro per tutta risposta: ‘Ci abbiamo pensato tanto prima di qiuesto passo, ma nella vita non si sa mai’. Peccato per questa paura, per questa incertezza che accompagna molte unioni in procinto di formarsi. Tanti ragazzi sono spaventati”.

Lo dicono le statistiche: i matrimoni religiosi sono più stabili di quelli celebrati con rito civile. Solo questione di tradizione?

“Otto coppie sposate in chiesa ‘sopravvivono’ al matrimonio dopo 20 anni, solo sei di rito civile. La grazia contenuta nel sacramento del matrimonio produce, ieri come oggi, sempre i suoi effetti, soprattutto in chi vive nella dimensione della fede valori differenti”.

Il matrimonio esercita dunque ancora il suo “fascino”.

“Questa proposta di amore incondizionato e fecondo fa ancora e sempre vibrare le corde dei ragazzi, magari in maniera inconsapevole ma indubbiamente con vigore. Non tutti magari hanno la libertà di ascoltare questa voce interiore, a volte ‘vittime’ di tanti pregiudizi verso l’istituzione chiesa che finiscono per tenere lontani ragazzi che vorrebbero fare questo passo”.

È una scelta a due.

“Ma il matrimonio non è un fatto strettamente privato! Anzi, è una scelta comunitaria, sociale e pubblica. La definizione ‘Due cuori e una capanna’ non fa bene al matrimonio: all’inizio del rapporto può funzionare ma a lungo andare rischia di soffocare la coppia. La Chiesa deve aiutare le coppie a vivere pienamente il sacramento nella dimensione aperta, non individuale.Il Catechismo della Chiesa cattolica parla chiaro: solo due sacramenti sono istituiti per gli altri, ovvero l’ordine sacro e il matrimonio. Perché l’altro sia felice, e conosca il Signore.Alle coppia diciamo dunque: amatevi sempre, mantenete viva quella scintilla che vi ha fatto incontrare, per far felice l’altro. Scopo del matrimonio è dare gioia all’altro, ed essere felice dunque ma non in modo egoista”.

A Rimini (ultimo dato disponibile a livello provinciale) i matrimoni civili sono stati il 74,7%.

“Non bisogna però dimenticare che i numeri dei riti civili conteggiano anche le seconde nozze. Spesso sono matrimoni religiosi che dopo la separazione vengono celebrati come civili, per cui i numeri di questi ultimi si gonfiano. Se contassimo solo le prime nozze, il risultato numerico sarebbe ben diverso”.

 

Prospetto sui matrimoni nel comune di Bellaria Igea Marina

Nel 2022 i matrimoni civili celebrati a Bellaria Igea Marina,  dal 1 gennaio 2022 alla data odierna, sono stati 42: 40 nella Sala Consiglio e 2 presso il Beky Bay.
I riti religiosi sono stati 15.
Totali 57.
Nel 2021 si sono celebrati 47 matrimoni di cui 12 con rito religioso e 35 con rito civile.
In particolare:
  • 6 matrimoni alla Casa Panzini;
  • 1 matrimonio al Beki Bay;
  • 2 matrimoni al POLO eST;
  • 1 matrimonio alla Torre Saracena;
  • 37 matrimoni nella Sala del Consiglio Comunale.
Nel 2018:

49 totali di cui 33 civili e 16 religiose

Nel 2019:

59 totali di cui 49 i matrimoni civili (dei quali quattro celebrati alla Casa Rossa e tre alla Torre Saracena), mentre 10 sono state le cerimonie religiose.

Nel 2020:
55 totali di cui 46 civili (uno alla Casa Rossa, uno al Beky Bay e 2 in Biblioteca) e 9 religiosi.
(fonte: Comune di Bellaria Igea Marina)