Home Sport Due riminesi in Accademia sognando a Stelle e Strisce

Due riminesi in Accademia sognando a Stelle e Strisce

Passione, sudore, umiltà e testa sulle spalle. È quello che stanno vivendo Federico Celli e Lorenzo Fabbri, atleti 16enni di proprietà dei Pirati, all’interno dell’Accademia di Tirrenia, nata 8 anni fa per far crescere i migliori talenti italiani.
Cosa avete provato quando avete saputo di essere stati accettati all’Accademia?
Celli: “Naturalmente per un giocatore così giovane poter entrare in una realtà come questa è un’emozione indescrivibile. L’effetto è quello di essere nel posto giusto, grazie al meraviglioso staff che ci segue quotidianamente”.
Fabbri: “Quando ho saputo di essere stato preso ero a casa, e sono letteralmente impazzito di gioia perché non me l’aspettavo. Avere gli stessi allenatori che hanno fatto crescere Maestri e Liddi (nella foto)è un onore e un’occasione da sfruttare”.
Riuscite a coniugare studio e sport?
C.:“Frequento l’ITIS di Livorno a specializzazione informatica. Non è facile curare lo studio perché dando il massimo negli allenamenti la sera sei stanco, e preferisci riposarti piuttosto che aprire un libro. Questo discorso non è scontato perché ci sono ragazzi che, nonostante l’impegno sportivo, ottengono risultati positivi a scuola”.
F.: “Io, invece, sono iscritto allo Scientifico. È difficile perché ti ritrovi ad aprire i libri alle 21 e spesso sei stanco e hai tanto da studiare: la mia pagella, infatti, ne ha un po’ risentito rispetto agli anni passati”.
Descrivete la vostra giornata tipo.
“Di solito la sveglia suona alle 6.50, poi ci rechiamo a scuola e, posati gli zaini, andiamo, verso le 15.30, agli allenamenti, che terminano alle 19.15. Dopo la cena, chi ha bisogno, partecipa ad una seduta di fisioterapia. Alle 20.30 iniziamo a studiare. Martedì, mercoledì e giovedì ci alleniamo un’ora alle 5.30: poi la giornata scorre seguendo i normali ritmi (compreso l’allenamento pomeridiano). Torniamo a Rimini ogni due settimane”.
Questi sacrifici quali risultati stanno portando?
C.: “Il fatto di autogestirmi, di organizzarmi il lavoro e di convivere con i miei amici, mi sta facendo maturare molto”.
F.: “Sicuramente sono migliorato dal punto di vista tecnico e maturato come persona”.
Quali sono i vostri obiettivi e i vostri sogni?
C.: “L’obiettivo è arrivare più in alto possibile. Sono un lanciatore (raggiunge le 88 miglia di velocità ndr) e il prossimo anno giocherò a Rimini in IBL2 e, se me lo meriterò (mi auguro di si), anche in IBL1”.
F.: “Il sogno è quello di giocare in MLB. Nel 2012 disputerò il campionato di IBL2 con la franchigia riminese. Sono interbase ma credo che verrò impiegato sul cuscino di seconda”.

Matteo Petrucci