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Alla scoperta del Tempio Malatestiano

I visitatori sono in aumento, grazie anche alla mostra di Castel Sismondo e alla Domus. Arrivano da tutt’Italia e anche dall’estero e “quando varcano il Tempio Malatestiano sono sorpresi da tanta bellezza. Acquistano le guide sul Duomo proprio per trattenere tale bellezza. Da qui l’idea di svelare il più possibile il Tempio.” Il rettore della Basilica Cattedrale, don Giuseppe Tognacci motiva così l’originale iniziativa delle visite guidate speciali e gratuite che prenderanno inizio venerdì 30 aprile, dalle ore 11: Pier Giorgio Pasini introdurrà alla scoperta della cappella di San Sigismondo, in occasione dell’anniversario della sua consacrazione (1° maggio 1452).
Non è la prima volta che il Tempio viene spiegato, ma un’iniziativa così completa non era mai stata allestita. Rimini, spesso, viene collegata all’epoca romana, dimenticando le importanti testimonianze medioevali e rinascimentali. Il Tempio si colloca proprio nell’ultimo periodo, anche se, essendo un edificio molto complesso, è un unicum. L’importante monumento non venne terminato a causa delle liti di Sigismondo col Papa che gli valsero la scomunica; ciononostante l’edificio trabocca di ori e di colori mentre, all’esterno, risplende nel suo candore. Vennero reclutati grandi artisti: Leon Battista Alberti, Matteo de’ Pasti, Agostino di Duccio, Piero della Francesca, Filippo Lippi, Giovanni Bellini… Purtroppo l’interruzione dei lavori, data dall’isolamento di Sigismondo Pandolfo Malatesta dopo la scomunica, lasciò il Tempio senza la grande cupola progettata dall’Alberti che avrebbe affiancato, per stile, l’edificio riminese a Santa Maria del Fiore di Firenze. Il professor Pasini non si limiterà ad una descrizione della Cattedrale, ma approfondirà anche la figura del suo mecenate. Inoltre le visite saranno parziali per poter analizzare singolarmente le varie cappelle e coglierne i simboli e i significati meno apparenti. A supporto di quest’attività di analisi, Pasini proporrrà la lettura di documenti e testimonianze sulle ricorrenze e i temi specifici.
Le visite si svolgeranno generalmente di sabato, dalle ore 11, seguendo alcune ricorrenze significative secondo un calendario suggerito dal Tempio stesso. “L’iniziativa è rivolta non solo ai turisti – assicura il prof. Pasini che ha appena firmato una nuova, agile guida, Il Tempio Malatestiano- ma anche a tutti i riminesi che, pur essendo entrati tante volte nel Tempio, vogliono dare un’occhiata meno superficiale del solito.” Dalle visite guidate emergeranno piccole e grandi sorprese, assicura lo storico dell’arte riminese.

Melania Rinaldini