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La realtà, la bolla e il pic nic sul tetto

La realtà è una bolla, e noi ci abbiamo vissuto dentro?
“La situazione che stiamo vivendo ci ha resi consapevoli che in questi anni abbiamo, per certi versi, vissuto come in una bolla, che ci faceva sentire sufficientemente al riparo dai colpi della vita”.
È una delle affermazioni d’esordio di Juliàn Carròn nell’e-book Il risveglio dell’umano, una riflessione su ciò che la pandemia ha provocato nella vita delle persone. Partendo da questa provocazione il centro culturale Il Portico del Vasaio di Rimini ha immaginato un ciclo di incontri – sul web, come ormai d’obbligo – che giunge a maturazione proprio ora che si sta passando dalla Fase 2 alla Fase 3, il ritorno alla cosiddetta “normalità”. Nei giorni del lockdown c’è stata grande abbondanza di iniziative online, quasi una corsa sfrenata a riempire il vuoto che la forzata clausura aveva evidenziato. Scoppiata la bolla, scoperte le nostre fragilità, è come se si fosse tentato di correre ai ripari per proteggersi dall’impatto duro della vita.
Questo ciclo giunge ora e consente di porsi domande che forse due mesi fa non erano così mature. Non tanto se questa circostanza ci ha cambiato (lo vedremo) ma appunto quali domande ha suscitato in noi che è bene lasciare aperte, lasciare che ci accompagnino nei prossimi mesi.

Ecco allora il ciclo Come un pic nic sul tetto. La sorpresa dell’umano, in onda sui canali Facebook e YouTube del Portico del Vasaio (https://www.facebook.com/Centro-Culturale-Il-Portico-del-Vasaio-181835025160276/; https://www.youtube.com/channel/UCHy4kVCqZFpM5UQ4rNXyN3A). Un picnic sul tetto, una suggestione dello scrittore Gilbert Keith Chesterton ne Le avventure di un uomo vivo, è la scoperta, attraverso musica, letteratura, poesia e dialoghi con persone ‘vive’ che la realtà sorprende anche quando ha il volto duro e devastante, sicuramente inconsueto, di un terribile virus.
La sorpresa dell’umano è quanto accade laddove la consuetudine, la comfort zone, la bolla si spezzano.

La prima diretta è per venerdì 19 giugno alle ore 19 sul tema “La realtà e la bolla”. Oltre alle suggestioni letterarie di Luigi Pirandello, G.K. Chesterton e David Foster Wallace, ci saranno i dialoghi con alcune persone. Con il giornalista Mattia Ferraresi (nella foto),
autore di un provocante saggio sulla solitudine nel mondo contemporaneo, con Giorgio Matassoni (nella foto a destra),
uno dei protagonisti dell’esperienza riminese di Team Bòta (solidarietà durante il lockdown), e con Paolo Valentini, direttore didattico delle scuole Karis.

Dopo due settimane, venerdì 3 luglio, alla stessa ora, è previsto un nuovo appuntamento con il pic nic sul tetto.
Gli ospiti saranno lo scrittore Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani, e la giornalista Marina Corradi.