Home Vita della chiesa Zone e Unità Pastorali: dalle nomine una chiara indicazione

Zone e Unità Pastorali: dalle nomine una chiara indicazione

È la conferma forte e decisa di una scelta che la Chiesa riminese ha ormai fatto, quella delle Zone pastorali. È ciò che emerge scorrendo le nuove nomine dei parroci e i trasferimenti che il Vescovo ha comunicato nei giorni scorsi. Per spiegarla con ampiezza, ribadirla, argomentarla il Vescovo aveva scelto di fare quest’anno una nuova Visita pastorale a tutte le comunità parrocchiali, questa volta riunite in zone. Ora la traduce soprattutto nella scelta di favorire il sorgere di comunità sacerdotali che siano responsabili di territori ampi e, in qualche modo, omogenei. Quella delle Zone è una scelta pastorale, non una logica a cui la Chiesa riminese sommessamente si rassegna, una scelta integrativa e non semplicemente aggregativa.

Il Vicario Generale don Luigi Ricci ha comunicato martedì 20 gli avvicendamenti di parroci e altri trasferimenti ai quali il Vescovo ha provveduto, dopo aver avuto la disponibilità dei sacerdoti negli incontri personali avvenuti durante la Visita alle Zone pastorali o in altra occasione.
Il Vescovo aveva successivamente fatto un colloquio con i sacerdoti interessati ed infine, come previsto, ha informato i Vicari foranei interessati ai cambiamenti.
Pur con qualche difficoltà e sacrificio dovuti alla graduale diminuzione del numero dei sacerdoti, le scelte sono state operate avendo come preoccupazione prioritaria la vita comunitaria dei sacerdoti, nelle diverse modalità di attuazione, e la responsabilità condivisa di una Zona o Unità pastorale. “L’affidamento di una nuova parrocchia o l’inserimento in una nuova Zona pastorale – argomenta il Vescovo – non è né una bocciatura né una promozione ma un atto di fiducia nei confronti del sacerdote e delle stesse comunità. Quella del presbitero è una missione”.
Lunedì 19 maggio, sono stati convocati alla sera i Consigli Pastorali delle parrocchie o Zone pastorali interessate ai cambiamenti, per dare loro in modo diretto la comunicazione e le motivazioni, prima che fossero rese pubbliche ai media.

Queste le sedi e i sacerdoti interessati dai cambiamenti:
– Sacerdoti per la Zona pastorale di Gemmano, Montefiore, Morciano, S. Clemente: Agostini don Gianluca, Brigliadori don Egidio, Cucchi don Massimiliano, Fabbri don Maurizio. Potranno contare inoltre sulla collaborazione di don Emilio Maresi e di don Ferruccio Capuccini, che sarà a tempo pieno a servizio del Santuario di Bonora.

Zona Pastorale di Cerasolo-Mulazzano, Coriano, Ospedaletto: Baldacci don Fiorenzo, Sargolini don Stefano. Collaborerà con loro don Davide Pruccoli, parroco di S. Andrea in Besanigo. Avranno in più la collaborazione di don Serafino Pasquini. La Zona Pastorale ha inoltre la presenza preziosa di alcuni Diaconi permanenti.

– Uraldi don Fabrizio: Parroco di S. Maria Annunziata (Colonnella), che continua a far parte della Zona Pastorale Flaminia di Rimini, con le parrocchie di Cristo Re, Mater Misericordiae, Regina Pacis, San Giovanni Battista.

– Moro don Antonio, parroco in solido con Alasia don Alessio della parrocchia S. Martino di Riccione.

– Metalli don Vittorio, parroco della parrocchia S. Agostino, del Centro storico di Rimini. Potrà continuare a contare sulla collaborazione pastorale di don Dino Paesani e don Vittorio Maresi.

Equipe educativa del Seminario: don Andrea Turchini, Rettore; don Cristian Squadrani, Padre Spirituale; curerà anche la pastorale delle due parrocchie di S. Aquilina e S. Pio X (Dogana italiana); don Marcello Zammarchi, vicerettore. L’equipe avrà inoltre il compito di curare la pastorale vocazionale e altre attività formative (Centro universitario, Uffici pastorali, Cresime, collaborazione con le parrocchie…).

Dal 21 settembre, con le Ordinazioni presbiterali e diaconali (previsti tre sacerdoti e tre diaconi), alcune parrocchie, a cominciare da quelle che con gli attuali trasferimenti non hanno più il Vicario parrocchiale, potranno avere la presenza di un giovane Presbitero o di un Diacono.

Certo ogni avvicendamento– si legge nella nota della Diocesi – comporta fatica e sacrificio per il sacerdote e per la Comunità; ma è anche l’occasione per una ripartenza, un nuovo slancio di cammino spirituale e pastorale. Il Vescovo ha trovato la convinta disponibilità di tutti i sacerdoti interessati ai trasferimenti e anche di altri.
Si augura che anche le Comunità parrocchiali, aiutate dagli stessi sacerdoti, dimostrino maturità di fede e disponibilità alla corresponsabilità. È una bella verifica del cammino di maturità di fede compiuto.
Chiediamo per tutti e per ciascuno la protezione materna di Maria SS., l’intercessione di S. Gaudenzo, dei SS. Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II
”.
Il vescovo Francesco, impegnato per tutta la settimana a Roma per l’Assemblea ordinaria della CEI, certamente accompagna la Chiesa di Rimini con la sua preghiera e la benedizione del Signore.

c.z.