Home Cultura Una stagione, anzi due. Da Titani

Una stagione, anzi due. Da Titani

Non una ma due stagioni: la prima, con i suoi dodici appuntamenti, è ospitata al Teatro Nuovo di Dogana, la seconda al Titano, nella città alta, con otto serate perlopiù a soggetto comico e assai meno tradizionali.
Questa è la ricca offerta del cartellone sammarinese, che si è inaugurato giovedì 5 con Elisabetta II, un lavoro del 1987 – mai rappresentato in Italia – del grandissimo drammaturgo austriaco Thomas Bernhard, interpretato da Roberto Herlitzka con la regia di Teresa Pedroni. Di tutt’altro genere l’appuntamento del 19, Ciao Frankie, un tributo a Sinatra reso da Massimo Lopez accompagnato dalla Big Band Jazz Company in quello che è un vero e proprio One man show. Il 2 dicembre tocca a un altro grande solista del palcoscenico, Paolo Poli, che recupera, in Sillabari, piccoli racconti scritti da Goffredo Parise fra gli anni quaranta e sessanta. Le ambientazioni sceniche sono dell’indimenticabile Lele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì e le musiche di Jaqueline Perrotin. Ha invece il ritmo del giallo Un ispettore in casa Birling, celebre testo dell’inglese John Boynton Priestley, interpretato da Paolo Ferrari e Andrea Giordana diretti da Giancarlo Sepe, il 9 dicembre.
Si riprende il 7 gennaio con Cenerentola, un musical della celebre coppia Roger & Hammerstein (gli autori di Tutti insieme appassionatamente), con Roberta Lanfranchi nei panni della protagonista e Antonio Cupo in quelli del principe. Regia di Massimo Romeo Piparo. L’intramontabile commedia di Shakespeare, Molto rumore per nulla, sarà proposta il 14 dal Teatro di Roma per la regia di Gabriele Lavia e le interpretazioni di suo figlio Lorenzo e di Giorgia Salari. Il genovese Teatro della Tosse, con la regia di Emanuele Conte, affronta il 23 un Viaggio tragicomico nel migliore dei mondi possibili, ovviamente ispirato al Candide di Voltaire, spettacolo che recupera anch’esso scenografie di Luzzati. Sospesa fra il reale e il virtuale è la performance di danza creata da Emiliano Pellisari, Inferno (I viaggi dell’anima), in programma il 3 febbraio. Il 20 tocca a una beniamina del pubblico come Lella Costa con il suo spettacolo Ragazze – Nelle lande scoperchiate del fuori in cui l’attrice torna a esplorare l’universo femminile ancora con la regia di Giorgio Gallione. Il 2 marzo va in scena Passaggio in India, un adattamento di Santha Rama Rau del romanzo di Forster dedicato allo scontro fra civiltà, con Giulia Lazzarini e Sandro Lombardi, per la regia di Federico Tiezzi. Di tutt’altro tenore gli ultimi due appuntamenti: il 20 si esibiranno il violinista Aleksey Igudesman e il pianista Richard Hyung-Ki Joo che, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica della Repubblica di San Marino, in A Little Nightmare Music inanellano una serie d’irresistibili gag comiche, mentre il 28 tocca a uno spettacolo della celeberrima Limón Dance Company, fondata dal grande coreografo messicano.
Più compatto il cartellone del Teatro Titano, che si apre il 17 gennaio con L’inferno in testa e il paradiso nel cuore, di cui sono protagonisti l’attore Fabrizio Raggi e il neuropsichiatra Roberto Fornara, che si addentreranno nei tortuosi meccanismi della mente. Il 30 tocca a Ivano Marescotti con un recital in dialetto romagnolo, di cui l’attore è anche drammaturgo, dal titolo dissacrante Dante un pataca. Giovedì 11 febbraio il bravissimo trasformista Ennio Marchetto propone A qualcuno piace carta, mentre il 16 il gruppo Le Barnos – proveniente dallo Zelig – presenta Può contenere tracce di sedano. L’emergente Elisa Manzaroli è l’interprete (il 7 per la regia di Fabrizio Raggi) de L’occasione d’oro, un monologo tragicomico scritto negli anni ottanta da Alan Bennet. Il 12, il surreale comico Antonio Rezza si cimenta in un proprio lavoro che s’intitola, niente meno, Io. Gli ultimi due sono spettacoli di danza: il 31 marzo tocca a Apple della Compagnia Titanz, che incrocia anche le arti visive, poi a Fake_On_Bach, una coreografia di Masdevallia Tigerkiss realizzata in collaborazione al compositore Massimiliano Messieri, cui il 10 aprile spetta il compito di siglare il cartellone sammarinese.

Giulia Vannoni

Nella foto Roberto Herlitzka che ha inaugurato la stagione teatrale sanmarinese