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Una comunità col desiderio di essere famiglia

Quando lo stupore prevale sul programma. E gli incontri imprevisti generano novità. Accade a Montescudo, e tutto ruota attorno al rinnovamento del Circolo parrocchiale ANSPI. La storia parte da più lontano, precisamente dall’estate 2010. Il parroco, don Roberto Battaglia, lancia la proposta: una settimana di giochi estivi per bambini, ragazzi e giovani. Tra un gioco e l’altro, c’è il desiderio di conoscere e incontrare le numerose nuove famiglie che negli ultimi anni hanno raddoppiato la popolazione di Montescudo e Trarivi. Tanti volti diventano più familiari e alcuni si sono coinvolti attivamente nei “Giochi sull’acqua”, assieme agli altri disponibilissimi adulti della comunità cristiana. L’anno successivo, tre mamme appartenenti a queste giovani famiglie, manifestano al don il desiderio di realizzare un Centro estivo, inizialmente pensato per i loro figli e quelli delle famiglie amiche. “L’impeto con cui si sono messe in gioco personalmente mi ha colpito e commosso profondamente e per questo non ho temuto di rischiare, mettendo loro a disposizione tutte le strutture sportive e gli ambienti del centro parrocchiale, – racconta don Roberto – non perché fossero «d’accordo con me» – una non era cattolica, una battezzata ma non praticante, l’unica che partecipava alla messa domenicale non si era mai coinvolta nella vita parrocchiale negli anni recenti – ma per un comune desiderio che questi ambienti potessero diventare un luogo educativo per tutti”. Cristina, Roberta e Pon si sono assunte la loro responsabilità e, con l’aiuto di Alberto e di Simonetta, hanno radunato insieme tantissimi bambini, da tutte le frazioni di Montescudo e con una partecipazione superiore ad ogni previsione.
L’amicizia si è incrementata, come i rapporti con le tante giovani famiglie, al punto che questi nuovi amici si sono assunti la responsabilità della Festa parrocchiale di settembre.
La novità andata in scena a Trarivi – grazie a queste persone – ha spinto il parroco a promuovere il rinnovamento del Circolo parrocchiale ANSPI, affinché ridiventasse un luogo educativo per i ragazzi e per le loro famiglie, in cui riproporre l’esperienza cristiana a chi ne era più distante. Insomma una dimora per tutti. “Ero ben consapevole che questo cambiamento nella vita del Circolo, che negli ultimi anni si era ormai ridotto a un bar, avrebbe incontrato non pochi ostacoli, ma non volevo perdere la bellezza intravista”.
Nel Circolo – Oratorio, cui si sono aggiunti oltre cento nuovi soci, sono stati accolti tutti, senza condizioni. A nessuno è stato mai chiesto se era sposato in chiesa, separato o divorziato, se frequentava la Messa domenicale o meno, ed anche persone di altre religioni hanno partecipato ad alcune attività.
Riproporre l’identità di questo luogo, di proprietà della parrocchia e dedicato al compito missionario ed educativo della Chiesa, ha significato aprire le porte affinché diventasse la casa di tutti. Tutti i pomeriggi diverse mamme si sono ritrovate per aiutare i loro figli nei compiti, il sabato e la domenica i locali del Circolo – Oratorio sono stati frequentati dai ragazzi e dalle loro famiglie, e quest’estate sono stati riproposti sia il “Grest” sia i “Giochi sull’acqua”.
La novità non si ferma all’Oratorio. Alcuni dei nuovi amici, che da tempo non frequentavano la Chiesa, hanno ricominciato a partecipare alla Messa domenicale e due coppie, già sposate civilmente da anni, domenica 24 giugno si sono unite nel Sacramento del Matrimonio. Gli incontri di preparazione al matrimonio sono stati frequentati anche da altri amici e così gli ambienti del Circolo – Oratorio sono tornati ad essere un luogo in cui annunciare e proporre l’esperienza cristiana. Alberto e Cristina, Mimmo e Francesca, hanno invitato tutto il paese alla Messa delle ore 17 e alla festa che è seguita nei campi sportivi della parrocchia a Trarivi, in un luogo ormai diventato un’autentica dimora. Nessuna programmazione avrebbe mai osato neppure immaginare quanto invece è accaduto. E sta accadendo. (p.g.)