Spazzacamino sul tetto che scotta

    Sono belli da vedere. Riscaldano corpo e anima. E in alcuni casi fanno risparmiare anche decine di euro. Che di questi tempi non è cosa di poco conto. Ma sono anche pericolosi. Molto pericolosi. Soprattutto se non vengono puliti a dovere. Sono i camini e i loro derivati: stufe a legna, termo camini, scaldini elettrici e soprattutto le richiestissime stufe a pellet.

    La testimonianza dei pompieri
    “Il problema – spiegano dal comando provinciale dei vigili del fuoco – è che la gente non si rende conto dell’effettivo pericolo che può essere una canna fumaria sporca. Durante la combustione della legna, infatti, la fuliggine che non è stata asportata, inizia a bruciare e si formano fiamme alte e ingestibili. A quel punto la gente ci chiama e fortunatamente, nella maggior parte dei casi, tutto si risolve con un semplice intervento. Ma i rischi sono davvero tanti”.
    Pensare che basterebbe davvero poco. Basterebbe, prima di accendere camini e derivati, dargli una bella pulitina.
    “Soprattutto chi possiede una casa in campagna e che, magari, non usa spesso il camino. In questi casi, infatti, accade che le fiamme divampino perché la canna fumaria è chiusa da nidi di uccelli o da alveari, il fumo non ha sfogo e l’incendio è bello che servito”.
    In queste situazioni i pompieri intervengono direttamente dal tetto con la pompa d’acqua e si accertano dello spegnimento gettando una palla di ferro lungo la canna.

    I novelli spazzacamini
    A confermare l’insensibilità delle persone di fronte alla sicurezza degli impianti, ci sono i giovani fratelli Comandini, novelli spazzacamini di Montilgallo. Dopo un percorso di studi mirati e corsi di specializzazione, Gianni e Lorenzo, hanno aperto nel 2007 “La Fuliggine”, attività di pulizia delle canne fumarie di stufe e camini.
    “In questo ambito, soprattutto per quanto riguarda la pulizia dei camini, non c’è cultura. In qualsiasi manuale c’è però scritto ben visibile di pulire, almeno una volta l’anno, la canna fumaria. Il problema è che questa precauzione non è obbligatoria, la legge in merito non dice nulla e così spesso e volentieri accadono incidenti poco piacevoli”.
    Basti pensare alla facilità con la quale si può morire per via delle esalazioni di monossido di carbonio emanate da una stufa a legna mal funzionante. A differenza degli antichi spazzacamini sempre sporchi di fuliggine, i fratelli Comandini si avvalgono dei potenti mezzi della tecnologia: grazie a una telecamera riescono a individuare il grado di sporco della canna fumaria, dopodiché procedono con spazzole di diverse dimensioni, alla pulitura. Un sistema, in realtà, brevettato da un riminese doc, Massimo Pierotti e dalla sua Ecoservice. Fu lui, infatti, insieme al padre, a creare questa speciale telecamera che scendendo lungo la canna fumaria, dava l’esatta situazione del livello di sporcizia ma che, soprattutto, puliva le canne senza sporcare la casa.
    “Un altro problema – concludono da La Fuliggine – riguarda gli spazzacamini tarocchi. Questo è un lavoro molto sfruttato da chi vuole arrotondare lo stipendio, ma non ci si può inventare pulitore di canne fumarie. Purtroppo questo è un settore che vive una realtà ancora molto confusa, basti pensare che negli studi di settore il manutentore di canne fumarie è inserito nella categoria imprese di pulizia cosa assolutamente estranea a quello che è il lavoro specifico”.
    Insomma, se volete avere in casa un bel camino, godere del suo calore, ricordatevi sempre che dopo ogni estate, prima di riaccenderlo, deve essere sempre controllato. E che a farlo sia uno spazzacamino “certificato”. Perché prevenire, è meglio che curare.

    Marzia Caserio