Sos animali, un servizio a rischio

    Ogni anno la stessa, triste, storia: quando il loro padrone parte, sono tanti gli animali domestici che si ritrovano in strada. I telefoni delle associazioni animaliste squillano, notte e giorno, ricevendo segnalazioni su cani vaganti lungo le carreggiate, che rischiano la vita e mettono a repentaglio anche quella degli stessi automobilisti. Gli appelli e le campagne di sensibilizzazione, purtroppo, non sono ancora riusciti a bloccare il fenomeno dell’abbandono. I numeri, anche nella provincia di Rimini, continuano a essere elevati. Lo scorso anno, da giugno a fine agosto, sono state più di 300 le telefonate alle varie associazioni.
    “Fortunatamente – spiega Onide Venturelli, coordinatore del Forum Ambiente – nei comuni del riminese, dal 2005 è attivo un servizio di reperibilità promosso dall’Assessorato Tutela Faunistica della Provincia di Rimini in collaborazione con le Associazioni protezioniste e gestito dall’Area Dipartimentale Sanità Pubblica Veterinaria dell’Ausl. Il servizio si attiva telefonando al 118 e chiedendo di contattare l’operatore di turno. Per gli animali d’affezione vaganti, randagi o presunti tali, vengono attivate le reperibilità dei Servizi controllo popolazione canina dei diversi comuni o loro convenzionati per il recupero e il trasporto in ricovero. In caso di animali morsicatori o pericolosi interverrà anche personale dell’Ausl”.
    Già, perché non sempre gli animali che hanno bisogno di assistenza sono per forza animali abbandonati al loro destino da padroni privi di umanità.
    “Il servizio è a disposizione per qualsiasi evenienza. Per gli animali rimasti vittima di incidenti o in difficoltà, per esempio, personale dell’Azienda Sanitaria interviene direttamente, avvalendosi a seconda dei casi anche del CRAS, il Centro Recupero Animali Selvatici che si trova a Torre Pedrera. Per gli animali da compagnia di proprietà che necessitano d’assistenza veterinaria urgente e i cui proprietari non riescono a raggiungere il proprio professionista di fiducia, il servizio fornisce informazioni comunicando recapiti telefonici di ambulatori veterinari disponibili a fornire le prestazioni richieste”.
    Tramite il 118, quindi, è possibile trovare una risposta per qualsiasi situazione d’emergenza relativa sia agli animali d’affezione sia selvatici, evitando inutili disguidi.
    “Lo scorso anno a questo servizio si sono rivolti ben 649 cittadini: 489 chiamate sono arrivate per animali di proprietà mentre 160 per richieste di soccorso verso animali selvatici, randagi o di proprietà sconosciuta. Le richieste d’intervento sono state soprattutto per cani (425), gatti (124), per animali domestici di diverse specie (21) e per animali selvatici come caprioli, istrici, volpi, gabbiani, ricci, rettili (89). Il periodo con il maggior numero di chiamate è risultato quello estivo, con 226 telefonate concentrate nei mesi di giugno, luglio e agosto, dato che sono sempre più numerosi i turisti che trascorrono le vacanze insieme ai loro amici a quattro zampe e che in caso di necessità si rivolgono a questo servizio”.
    Servizio totalmente finanziato dalla Provincia di Rimini nonostante non abbia alcun obbligo istituzionale.
    “Proprio per questo al presidente Vitali e a tutta la Provincia va il nostro più sentito grazie per quanto stanno facendo. L’auspicio è che su questo esempio anche le Associazioni economiche di categoria contribuiscano a concorrere al mantenimento di un servizio ampiamente apprezzato da residenti e turisti, che, se non rifinianziato, cesserà al termine di questa stagione estiva. Si tratta, infatti, di un progetto veramente qualificante, da pubblicizzare in tutti i modi possibili inserendolo come valore aggiunto nelle campagne promozionali, presentandolo come ulteriore attrattiva per i vacanzieri, considerando che il turismo ambientale, nonostante la situazione esistente, è attualmente in piena espansione”.
    La speranza, quindi, è che chi di dovere capisca veramente l’importanza di questo servizio. Soprattutto per i nostri amici a quattro zampe che in ogni momento possono contare sul massimo appoggio.

    Francesco Barone