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Sindone, specchio del Vangelo

“Attendo con tanto desiderio, con tanta gioia la riflessione del Papa sul tema dell’Ostensione della Sindone”. A rivelarlo ai giornalisti è stato il card. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, nel presentare la prima Ostensione della Sindone del nuovo millennio, che avrà luogo a Torino dal 10 aprile al 23 maggio 2010, sul tema: “Passio Christi passio hominis”. Momento culminante dell’evento, la visita di Benedetto XVI, in programma domenica 2 maggio.

La visita del Papa
La visita del Papa inizierà alle 9.30 dal mattino, direttamente da piazza San Carlo, dove il Santo Padre sarà accolto dall’arcivescovo e dalle autorità cittadine. Alle 10 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Papa con i cardinali, i vescovi e i sacerdoti. Subito dopo la messa, il Papa guiderà la recita del Regina Caeli e proporrà una sua ulteriore riflessione. Nel pomeriggio, alle 16.30, l’incontro del Papa con i giovani: inizierà con il saluto del cardinale e quello di due giovani e proseguirà con il discorso che il Santo Padre proporrà ai giovani. In attesa del Papa, “ci sarà un momento di spettacolo”, ha reso noto l’arcivescovo, che ha rivolto un “grazie” a Benedetto XVI per ”il dono grande che fa alla città e alla diocesi”. I pellegrini che accorreranno a Torino vedranno una Sindone dalla “visibilità” migliorata, grazie al restauro del 2002, che ha attenuato le profonde pieghe che ne deturpavano l’immagine. La Sindone è riposta distesa anziché arrotolata, come era avvenuto negli ultimi secoli, in modo da ridurre il rischio che le pieghe del tessuto invadano parti dell’immagine. La visita di Benedetto XVI consolida la “tradizione” avviata da Giovanni Paolo II – che l’aveva effettuata il 24 maggio 1998 – di venerare la Sindone nel corso della visita pastorale alla città di Torino.

Il momento più atteso
Terminato l’incontro con i giovani, il Papa si recherà in auto in Duomo per una sosta di venerazione della Sindone. Ed è proprio su questo momento della visita del Papa che il card. Poletto si è soffermato con i giornalisti. “Prima il Papa – ha reso noto il porporato – sosterà davanti alla Sindone per una visita privata, per la venerazione e la meditazione personale, poi terrà una sua riflessione, forse sul tema dell’Ostensione, forse su un altro tema”. ”È il momento che aspetto di più”, ha confessato il card. Poletto: ”Il Santo Padre sa fare sempre accostamenti interessanti tra il mistero della salvezza di Cristo e le nostre realtà umane”. Finita la visita e la venerazione della Sindone (tra le 17.30 e le 18.30), il Santo Padre al Cottolengo incontrerà gli ammalati e gli ospiti della Piccola Casa. Riceverà il saluto di padre Aldo Sarotto, superiore generale della famiglia cottolenghina, e poi pronuncerà un suo discorso rivolto agli ospiti della Piccola Casa. Al termine saluterà una rappresentanza degli ammalati presenti in chiesa.

Giovani e rispetto dell’ambiente
Per la prima Ostensione della Sindone di questo millennio sono attesi tra 1.500.000 e 1.800.000 pellegrini. Lo ha reso noto Maurizio Baradello, direttore generale del Comitato per l’Ostensione, precisando che tra le prenotazioni finora arrivate al sito www.sindone.org – 1.300.000 – il 93% proviene dall’Italia, in prevalenza dalle Regioni vicine come Veneto, Liguria e Toscana, ma anche dal Lazio, grazie al supporto dell’Opera Romana Pellegrinaggi. Anche dall’estero fanno da “capolista” i Paesi limitrofi, come Francia, Germania e Spagna, ma sono consistenti” anche gli arrivi dagli Stati Uniti (quasi 8.000) e dalla Russia (6.000). Quanto all’organizzazione logistica, “tutto sta funzionando alla perfezione”, ha assicurato Baradello, grazie anche al supporto della Protezione Civile e degli oltre 4 mila volontari. Tra di loro, hanno rivelato gli organizzatori, “ci sono anche giovani senza lavoro”. Un’Ostensione della Sindone, quella del 2010, anche all’insegna del rispetto dell’ambiente: “Abbiamo incoraggiato ad usare il mezzo pubblico – ha detto Baradello – e verranno utilizzati mezzi elettrici nell’area centrale, per evitare l’inquinamento acustico e ridurre al minimo l’impatto ambientale dei pullman”.

Un percorso di avvicinamento
Quello della Sindone è “un richiamo che diventa tanto più significativo nella difficile situazione di crisi occupazionale ed economica che colpisce particolarmente il territorio torinese”. Lo ha detto mons.Giuseppe Ghiberti, presidente della Commissione diocesana per la Sindone. Il tema scelto, ha proseguito, vuole collegare “l’immagine sindonica, impressionante testimonianza della Passione del Signore, e le molteplici sofferenze degli uomini e delle donne di oggi, perché trovino nella Sindone un sicuro riferimento di fede”. Ma quale sarà la “giornata tipo” del pellegrino che si reca a Torino per l’importante appuntamento? Il percorso di ”avvicinamento” alla Sindone, hanno spiegato gli organizzatori, sarà aperto ogni mattina alle 7.30, dopo la messa mattutina delle 7. Il flusso dei pellegrini continuerà fino alle 20, con “prolungamenti” (fino alle 22.30) in alcuni giorni della settimana. Prevista anche una “fascia protetta” il mercoledì, dalle 14 alle 16.30, per disabili e ammalati. Alle 21, il Duomo riaprirà per ospitare incontri preghiera e alcune importanti iniziative culturali. Nella mattinata di sabato 10 aprile è prevista la visita in anteprima alla Sindone riservata ai giornalisti e agli operatori dei mass media.

M.Michela Nicolais