Home Provincia Sì al parcheggione. Il comitato: “vie legali”

Sì al parcheggione. Il comitato: “vie legali”

Il parcheggio di via Andrea Costa è ormai realtà. Il progetto presentato dall’Associazione Albergatori bellariese all’Amministrazione comunale sarà presto messo in opera. La speranza è di poterlo inaugurare per l’inizio delle stagione. Intanto, chi da sempre si è opposto alla trasformazione del parco in posti auto, come il comitato Andrea Costa, scende in trincea.
La scelta dell’amministrazione, giunta a questo punto, non lascia dubbi. A parlarne è Gianni Giovanardi, assessore comunale all’Ambiente. “L’idea proposta qualche anno fa dagli albergatori, grazie alle migliorie apportate, è diventata un secondo progetto che riduce l’impatto ambientale e ci permette di creare un parcheggio circondato dal verde”. Secondo l’assessore infatti, i 226 posti auto che nasceranno, andranno ad occupare solo il 20% dei 14mila metri di parco, “garantendo così la vita a molte piantumazioni, tra cui due platani monumentali e tanti lecci. Solo le piante più piccole saranno spostate – precisa Giovanardi – senza danneggiarle, all’interno del parco ”. L’Associazione Albergatori, in questa fase, invece, dovrà occuparsi dei filari di pioppi, integrando nuovi alberi. Come dire: il rispetto dell’ambiente prima di tutto. Ciò non è bastato ad arrestare la rabbia dei 1500 firmatari della petizione contro il parcheggio, che fin dall’inizio si sono battuti perché l’area verde rimanesse intonsa. “Non finisce qui”, promette Amerigo De Bellis, in prima linea assieme al comitato nella lunga battaglia. “Questo bene pubblico andrà in gestione per trent’anni nella mani di pochi privati. Perché?”. E ancora. “Non è vero che si tratta di appena il 20%. Con la variante urbanistica possono decidere di prendere anche altro terreno”. Martedì scorso una delegazione del comitato ha incontrato il difensore civico di Bologna per intraprendere la via legale. Questi avrebbe condiviso le perplessità dei membri del comitato sul principio, abbracciato dall’amministrazione, della recinzione del verde pubblico per fini privati e avrebbe annunciato di voler scrivere sul tema al sindaco di Bellaria.
Intanto il comitato, che sta tappezzando la città di manifesti e volantini raffiguranti un uomo bendato e imbavagliato con sotto lo slogan “Privati di un diritto”, si dice deciso a presentare un esposto sul caso, dopo il consiglio comunale fissato per giovedì, in questura e al Tar. La protesta non ferma l’Amministrazione bellariese, pronta a creare altri tre parcheggi. Il bando è già uscito: ci sono tre aree disponibili ad essere trasformate, “magari da altri privati”, spiega Enzo Ceccarelli, sindaco di Bellaria, “Quanto successo per il parco Andrea Costa dev’essere un esempio anche per altre associazioni di categoria e imprenditori desiderosi di investire”.

Marzia Caserio