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Scarozzati

Phileas, chi era costui? Come noto, non possiamo ormai più chiederci “chi è” visto che sul veicolo prescelto per il TRC non ci saliremo mai causa fallimento della ditta produttrice olandese. Il Phileas ispiratore invece è il protagonista del “Giro del mondo in 80 giorni”, personaggio in cui l’azienda identificava il senso della sua sfida nel campo della mobilità. Curioso che l’olandese APTS sia nata nel 1994, lo stesso anno in cui il progetto del TRC muoveva i primi passi. Solo che mentre la ditta olandese nel frattempo ha compiuto il suo intero ciclo – nascita, accorpamenti, espansione, difficoltà, fallimento – il TRC riminese ancora non ha ancora prodotto la sua prima corsa. Ma, come si suol dire, siamo in Italia dove in 80 giorni una pratica fa il giro degli uffici per tornare a volte al punto di partenza. E ora? Agenzia Mobilità assicura che si va avanti e che in caso di necessità si procederà a un nuovo bando. Con l’incognita però di tempi già infiniti che potrebbero allungarsi ancora. Tra i detrattori del TRC c’è invece chi la coglie come l’ennesima prova di un progetto sul quale perseverare diabolicum est. Insomma, muoia Sansone con tutti i Phileas.