Un derby per capire. La propria forza, dove si può arrivare e cosa serve ancora. Santarcangelo e Rimini si ritrovano al “Valentino Mazzola” dove i biancorossi, nelle ultime tre stagioni, non hanno mai vinto: 4-0 nell’anno della serie D, 3-0 al ritorno in Seconda divisione e 1-1 nel novembre scorso. Un Rimini che ha esordito in campionato con una sconfitta piena di recriminazioni perchè dopo essere andato in doppio vantaggio (doppietta di Nicastro) ha subìto il ritorno del Bassano che ha ribaltato completamente la gara. I biancorossi, però, si sono rifatti domenica scorsa rifilando un netto 4-1 (Baldazzi, Spinosa, Nicastro più un autogol) a un Bra che è sembrato poca cosa. E adesso Santarcangelo che, a sua volta, è partito con il piede sbagliato perdendo all’esordio sul proprio campo con il Forlì (1-2). Pensare che i gialloblù erano andati in vantaggio (con Pasi), poi, due disattenzioni su calcio d’angolo, hanno regalato ai Galletti la vittoria. I clementini, però, hanno vendicato il ko andando a vincere sul campo del Cuneo, una delle candidate per rimanere nelle prime posizioni. Il gol vittoria è arrivato grazie a una rete di D’Antoni. Purtroppo, però, per i gialloblù ci sono da registrare due infortuni seri: Obeng starà fuori almeno due mesi per una fascite, invece, Ivan Piccoli, ha una prostatite di cui non si conosce l’origine. Chi era partito bene, invece, era stato il Bellaria che, in casa della corazzata Mantova, aveva strappato un 3-3 (Fioretti, Izzillo, Del Pivo). Poi il ko interno di domenica con la Pergolettese. E domenica, la truppa di Pepe, andrà a far visita al Castiglione che all’esordio aveva perso 1-4 con il Real Vicenza e che, domenica, ha impattato in casa del Verona.
Francesco Barone