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Santarcangelo, oltre il laboratorio

ella modalità attuale il quarantunesimo Festival del Teatro in Piazza sta avviandosi a concludere il suo ciclo triennale. È questo, infatti, il terzo e ultimo atto di una formula che ha cercato di recuperare quel carattere di laboratorio che, da sempre, contraddistingue l’esperienza santarcangiolese. Nel 2009 l’edizione guidata da Chiara Guidi (della Socíetas Raffaello Sanzio) si è soffermata a esplorare i confini fra teatro e musica. Lo scorso anno era toccato a Enrico Casagrande e ai Motus, mentre la responsabilità artistica del prossimo festival, che si svolgerà dall’8 al 17 luglio, è affidata – come già da tempo previsto – a Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, con la collaborazione di Cristina Ventrucci per il coordinamento critico-organizzativo. Il nodo centrale dell’imminente programmazione è la figura dell’attore declinata in tutte le sue possibili varianti, e il senso di una professione esplorata sul versante del corpo e della voce, degli aspetti creativi, della tecnica e del puro mestiere.
L’elenco di ospiti che ruoteranno nei due week-end del Festival su palcoscenici e piazze santarcagiolesi spazia attraverso un ampio ventaglio di presenze: accanto a gruppi che rappresentano uno storico punto di riferimento per l’area romagnola – come Mariangela Gualtieri del Teatro della Valdoca e, ovviamente, Chiara Guidi della Socíetas Raffaello Sanzio – ritroveremo i Motus e importanti nomi della fascia generazionale successiva: Fanny & Alexander e il Masque Teatro, il bolognese Teatrino Clandestino, gli ancor più giovani Orthographe e Dewy Dell (questi ultimi, le nuove leve della Socíetas). L’elenco, ovviamente, non si esaurisce nell’ambito dei confini locali: parteciperanno al Festival, tra gli altri, Claudio Morganti e il danzatore-coreografo Virgilio Sieni, che in passato hanno scandito tappe fondamentali di Santarcangelo. È una novità invece la presenza di una cantante-attrice come Sonia Bergamasco, mentre può sorprendere il nome del foniatra ravennate Franco Fussi e d’una musicista quale Elena Sartori, anche lei di Ravenna, che si muove fra gregoriano e musica del nostro tempo. Oltre a tanti nomi nuovi che sarà interessante scoprire.

Giulia Vannoni