Home Attualita Sant’Antonio, venerdì la festa in piazza e la benedizione in mare

Sant’Antonio, venerdì la festa in piazza e la benedizione in mare

In occasione della Festa di Sant’Antonio, “il santo dei miracoli a Rimini”, venerdì 13 giugno 2025, la presenza di quel giovane col saio francescano che tiene Gesù Bambino in braccio, sarà celebrata in piazza tre Martiri, nei pressi del Tempietto del miracolo, la S. Messa alle ore 19 presieduta dal Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi.
La liturgia sarà accompagnata dal Coro della Cappella Malatestiana, diretta dal maestro Filippo Maria Caramazza.
Sarà esposta per l’occasione una reliquia del Santo dei Miracoli proveniente da Padova.

L’iniziativa collaterale, organizzata dall’ass. Ponte dei Miracoli, prevede alle ore 8, “La predica ai pesci”, benedizione in mare: escursione da piazzale Boscovich sulla motonave Bella Rimini e benedizione impartita dal Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi.


Ottocentodue anni fa a Rimini, Sant’Antonio predicò miracolosamente ai pesci. E in altra occasione fu protagonista della sfida all’eretico Bonvillo, nella Piazza del mercato dove tutti videro una mula che era stata tenuta senza cibo per tre giorni “scegliere” di inginocchiarsi davanti all’ostia consacrata, ignorando invece la biada.
In città questi fatti sono ricordati da una stele collocata di recente sulla banchina destra del porto (nel luogo del miracolo dove era dedicato un oratorio distrutto dalla guerra), dalla intitolazione al Santo dei miracoli della banchina sinistra del porto, e dal secentesco tempietto di piazza Tre Martiri, riconsegnato alla città da pochi mesi dopo il restauro complessivo finanziato da un imprenditore riminese.

“Questo giovane coraggioso di origine portoghese, – ha detto il Vescovo Nicolò – è stato capace di evangelizzare la Romagna e anche Rimini compiendo due famosi miracoli, quello dei pesci e quello della mula ricordato proprio all’interno del Tempietto.
Questa chiesa (nella foto l’inaugurazione dopo il restauro) ha forma ottagonale tipica di tanti battisteri: il numero otto per la tradizione simboleggia la nuova creazione, la speranza, la novità, la risurrezione. Siamo grati per il recente intervento che ha restituito al suo significato sociale, culturale e religioso il Tempietto, dove tante persone – riminesi ma non solo – si fermano a pregare”.