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SanGau, la canzone alla riminese

Anche Rimini ha il suo Festival. Che canta, suona e balla in maniera intonata e divertente. E quest’anno fa veramente tredici. Tante sono le edizioni che il Festival della Canzone di San Gaudenzo porta a ritmo sul palcoscenico, che per l’occasione si trasferisce in un vero teatro. Dopo dodici anni, infatti, il festival sposta armi e bagagli e dalla sala parrocchiale “Don Pippo”, a Rimini, quartiere Sant’Andrea, sale nel teatro del Seminario Diocesano “Don Oreste Benzi” a S. Fortunato di Rimini, aprendosi ufficialmente a tutta la città. Non a caso il sottotitolo della kermesse recita infatti: “Il Festival di Rimini”.
Nato in maniera spontanea (come festa di compleanno tra amici), un po’ per gioco e forse per fare goliardicamente il verso a Sanremo, il Festival della Canzone di San Gaudenzo è diventato nel tempo un appuntamento atteso da moltissimi giovani (e famiglie) del territorio. Punto di forza, la tradizionale gara canora ma con il trascorrere degli anni il “SanGau Festival” – come è stato amichevolmente ribattezzato – si è continuamente trasformato, fino ad evolversi in uno spettacolo non solo musicale, ma un gran varietà la cui colonna portante è la gara musicale in stile SanRemo con una cornice di sketch dal vivo, imitazioni, parodie, balletti, filmati, corti, un medley di dieci minuti di danza modern jazz e hip hop,curato come un figlio dal direttore artistico (nonché ideatore della manifestazione e curatore delle coreografie dei balletti), il 32enne Alessandro Ceccarini. L’edizione 2013 salirà il palcoscenico del teatro del seminario sabato 26 gennaio alle ore 21 (ingresso libero). Il Festival vedrà esibirsi sei giovani concorrenti, alle prese con gorgheggi, do di petto e acuti.
A condurla, per la decima volta, c’è il “veterano” Emiliano Procucci affiancato dalla giovanissima Sofia Buresta, trionfatrice dell’ultima edizione del Festival e volto noto per le sue presenze a “Ti lascio una canzone” di Antonella Clerici e altri programmi Rai.
Sul palco si alterneranno anche imitatori, monologhi comici e non… parodie, sketch comici e tante altre sorprese dal mondo dello spettacolo. Al centro, la gara canora che si concluderà con la proclamazione del vincitore votato dal pubblico in sala. La premiazione sarà affidata al parroco di San Gaudenzo don Aldo Amati che consegnerà ai primi tre classificati altrettante coppe.
Anche Lorella Cuccarini lascia il suo segno al Festival. La popolare conduttrice – “la più amata dagli italiani” – per il terzo anno consecutivo riveste il ruolo di madrina del Festival, al quale ha rilasciato una bella intervista in esclusiva sulla fede (della durata di 5 minuti) che sarà trasmessa durata la serata.

Paolo Guiducci