“Il 2 ottobre il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti la beatificazione di Alessandra (Sandra) Sabattini, Laica; nata il 19 agosto 1961 a Riccione (Italia) e morta a Bologna (Italia) il 2 maggio 1984”.
Il papa ha promulgato il decreto della prossima beatificazione di Sandra Sabattini.
Tale celebrazione avverrà a Rimini nei prossimi mesi, e comunque entro il 2020.
Sarà la prima fidanzata santa ammessa all’onore degli altari. Vi arriva dopo una causa durata 13 anni, e prima del fondatore dell’associazione Papa Giovanni XXIII, don Oreste Benzi, figura decisiva per la vocazione di Sandra, la cui causa fase diocesana sta per essere chiusa.
Nata a Riccione il 19 agosto 1961, Sandra ha respirato la fede fin da piccola e ancor più quando, insieme ai genitori ed al fratellino, va a vivere nella canonica dello zio prete, don Giuseppe Bonini, a Misano Adriatico, e di seguito a Rimini, nella parrocchia di San Girolamo.
A 12 anni incontra don Benzi e la comunità “Papa Giovanni XXIII”; due anni dopo già partecipa ad un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee chiare: “Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai”.
Si spende nel servizio per i disabili e per i tossicodipendenti, e va a cercare i poveri di casa in casa. Nel 1980, dopo il diploma di maturità scientifica a Rimini, si iscrive alla Facoltà di Medicina all’Università di Bologna. Uno dei suoi sogni è di essere medico missionario in Africa.
Fidanzata con Guido Rossi dall’agosto 1979, anch’egli membro della Papa Giovanni; insieme vivono una relazione improntata ad un amore tenero e casto, alla luce della Parola di Dio. Dirà Sandra: “Oggi c’è un’inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi”.
Il 29 aprile 1984, ad Igea Marina, mentre si reca ad un incontro della Papa Giovanni, viene investita da una macchina, entra in coma e muore il 2 maggio successivo.
Don Oreste Benzi ha spinto da subito per l’apertura della Causa di Beatificazione, che si avvia nel 2006. Nel 2009, a 25 anni dalla morte, si pensa di traslare i suoi resti in chiesa, ma quando viene tolta la terra che copre la bara, di Sandra non si trova più nulla, neppure un osso.
Il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, ha commentato nell’occasione: “Il chicco di grano che ha il volto e il nome di Sandra è caduto talmente in terra da sciogliersi completamente, da farsi terra”.
È stato accertato un miracolo dovuto alla intercessione della giovane riminese, e così la Venerabile sarà iscritta da Papa Francesco tra i beati: le persone a lei devote o la gente della diocesi di origine possono pregarla con fiducia e imitarla con frutto.
Per il vice postulatore diocesano per la causa di Sandra Sabattini, mons. Fausto Lanfranchi: “La testimonianza di Sandra è via sicura alla santità”.
Il Vescovo di Rimini – che fin dall’inizio del suo ministero episcopale ha seguito il processo di Sandra e ne ha concluso con soddisfazione l’iter diocesano nel 2008 – “esprime sentita gratitudine al Santo Padre e alla Congregazione delle Cause dei Santi per questo importante riconoscimento che promuove la causa di Sandra e ce la propone come modello di vita.
La promulgazione del decreto avviene nell’anno di preparazione all’Assemblea sinodale diocesana dei giovani, e quindi ora possiamo affidare anche alla intercessione di Sandra il cammino di fede di tutti i nostri giovani riminesi”.