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San Giuseppe, l’umiltà protagonista al Meeting

Come ha fatto Giuseppe a dormire la notte dell’annuncio a Maria? E’ la domanda dell’autore che sta alla base di “Il sogno di Giuseppe”, lo spettacolo del Meeting in programma oggi alle 21:30 in Fiera (Padiglione D1, Auditorium) e non in Piazza Tre Martiri, causa maltempo.
Nonostante la sua sposa avrebbe potuto essere accusata di adulterio, Giuseppe prende tranquillamente sonno. Quello che Dio aveva fatto nei secoli con il suo popolo era servito a generare un uomo così integro e così giusto. Nel sonno gli appare l’Arcangelo Gabriele, l’unico a parlare in scena perché Giuseppe nel Vangelo non parla mai. Giuseppe accoglie il disegno di Dio, dicendo il suo Sì in modo semplice e vero.
“Questo è il segreto della grandezza di Giuseppe, che ben si accorda con la sua umiltà: l’aver fatto della sua vita un servizio, un sacrificio, al Mistero dell’Incarnazione e alla missione redentrice che vi è congiunta” ha detto Paolo VI (omelia del 19 marzo 1966) sul padre adottivo di Gesù.
Caratterizzato da umiltà e silenzio, San Giuseppe diventa per un giorno (almeno) protagonista al Meeting.
San Giuseppe si può incontrare al Meeting anche nello spazio preparato da Fraternità e Missionarie di San Carlo Borromeo, dal titolo “O Felicem virum, o uomo felice”. Un breve percorso guidato che permette di arrivare al cuore e all’intimità della storia del santo, scelto da Dio come protagonista umile e discreto della storia della Salvezza. Giuseppe ci insegna cosa significhi vivere a servizio di Dio e come rapportarsi con la verità più profonda dei rapporti. Sempre allo spazio della San Carlo, ogni giorno puoi ascoltare brevi testimonianze di sacerdoti, seminaristi e suore. (c.z.)