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Rimini sulle punte. Una città che danza

Per diventare grandi ballerini spesso talento e impegno non bastano. Servono anche scuole prestigiose e costose, molte delle quali si trovano all’estero. E se un ballerino non ha i mezzi necessari per intraprendere un percorso formativo e professionistico di qualità, è costretto a rinunciare nonostante le capacità. “Fino a qualche tempo fa la Provincia di Rimini stanziava denaro tramite concorso per permettere ai giovani artisti riminesi di studiare all’estero. – spiega la co-direttrice dell’Arabesque Dance Center, Roberta Mussoni. – Ma con i tagli alla cultura, quattro anni fa, anche questi fondi pubblici sono venuti meno. In quell’anno un nostro alunno, Matteo Di Loreto, era stato preso a Cannes. Così, per raccogliere fondi, abbiamo cercato di inventarci qualcosa”. E nato così, nel 2009, lo spettacolo “Dancing Across Borders per Sosteniamo il Talento”, proprio con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alle giovani promesse della danza. “Di Loreto era pronto per un’importante esperienza all’estero: non potevamo vedere i suoi sogni morire in un attimo, dopo tanto lavoro e tanta fatica. Così ci siamo adoperati per raccogliere fondi e, da allora, ogni anno promuoviamo serate e spettacoli”. Una serata speciale di danza al Teatro Novelli, promossa da Arabesque Dance Center di Rimini in collaborazione con Istituzione Musica Teatro Event, in cui l’incasso è interamente devoluto a giovani danzatori per dare loro la possibilità di accedere a corsi, scuole e accademie all’estero.
Tre sono stati i borsisti che, ad oggi, hanno potuto usufruire dell’iniziativa: Matteo Di Loreto, nel frattempo diventato un danzatore professionista; Matteo Magalotti (nella foto), che attualmente studia danza a Vienna, e Giacomo Pini, l’ultimo in ordine di tempo. “Fin da piccolo, appena sentivo la musica, mi mettevo a ballare. – racconta Matteo – Mia mamma, tanto per provare, mi iscrisse in una piccola scuola di danza. È stato l’inizio della passione”. Oggi Matteo studia a Vienna, si sveglia tutte le mattine alle 6 e alle 7,30 è già in sala da ballo per prepararsi alla lezione delle 8.
Giacomo ha 19 anni, balla da quando ne aveva sei, e dopo il diploma al Liceo Linguistico è volato in Inghilterra con una borsa di studio da 1.400 euro. Giacomo Pini, infatti, è stato selezionato per studiare al Laban Center di Londra: “Sono molto grato per il sostegno che mi è stato dato. È una grandissima occasione avere a disposizione dei fondi che aiutino per le spese come il biglietto aereo, sistemarsi e che contrinuiscano alla retta scolastica, che è molto costosa. Avere una base di partenza per tutto questo è un’opportunità unica. Come lo è studiare a Londra. L’Università è assolutamente stupenda, la struttura moderna ed accogliente e gli insegnanti dimostrano una tecnica incredibile. Ogni giorno è una sfida, e le giornate di studio sono molto lunghe: dalle 8.30 alle 18.30. Ma non potrei chiedere di meglio: è un sogno che si avvera”.
“Intorno a questo progetto abbiamo raccolto tantissime adesioni” assicura Marco Baldazzi di Arabesque. “Tanti professionisti eccezionali che si esibiscono gratuitamente perché hanno sposato la finalità dell’iniziativa. Quest’anno Vittorio Colella, della Compagnia Artemis danza, ha partecipato con un duo di sua creazione e i vincitori del Concorso Opus Ballet Gianmarco Zani Martini e Sara Cavalieri con coreografie di Carla Rizzu e Claudia Bosco”.
E dopo la serata “Dancing Across Borders”, la stagione danzante di Arabesque Dance Center di Rimini, che quest’anno festeggia il quarantesimo anno dalla fondazione, è ripartita, proponendo un nuovo programma, nuovi insegnanti e grinta da vendere.

Genny Bronzetti