Home Sport Rimini, ora serve un’impresa: o si vince o si torna a casa!

Rimini, ora serve un’impresa: o si vince o si torna a casa!

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Questo è il dilemma, di shakespiriana memoria, che si pone dopo lo 0-0 del “Neri” tra Rimini e Cuneo.
Perché mezzo vuoto. La squadra di mister D’Angelo, seppur sempre generosa e combattiva, ha mostrato qualche pausa di troppo, soprattutto nella ripresa, concedendo qualche metro di campo ad una squadra ben organizzata qual è quella piemontese. A fine stagione le risorse sono limitate e due giocatori fondamentali come Spighi (al rientro dopo l’infortunio) e Degano (con una grande conclusione dalla distanza ha colto l’incrocio dei pali) presentano una ridotta autonomia, ma è importante riuscire a mantenere ritmi alti, nei confronti di un’avversaria più compassata e dotata fisicamente. L’altro aspetto che emerge è la questione finalizzatore: si tratta di un ritornello lungo una stagione, ma, soprattutto in partite così equilibrate, si coglie l’assenza di un bomber di razza, capace di fare la differenza negli ultimi metri.
Perchè mezzo pieno. Al terzo incontro stagionale con la truppa di Ezio Rossi, la compagine rivierasca non ha mai visto Scotti raccogliere la sfera alle sue spalle (due vittorie per 1-0). Domenica scorsa le due palle gol più nette sono state del Rimini (contro una dei piemontesi con Cristini), grazie a Degano e a un intraprendente Gerbino Polo (nella foto), che nel finale, con un’incornata in tuffo sottomisura, ha chiamato l’estremo difensore cuneese agli straordinari.
Secondo i dettami del suo allenatore, capitan Brighi e compagni hanno mostrato grande concentrazione e disciplina dal punto di vista tattico, concedendo ben poco in fase difensiva. E se è vero che, a questo punto, al Cuneo (per il miglior piazzamento nella regular season) è sufficiente un altro pareggio per accedere alla finale per il salto di categoria, è altrettanto vero che ai riminesi basta una rete, magari come all’andata, al 90’. Dal punto di vista psicologico, l’obbligo di tentare il tutto per tutto, può garantire maggiori motivazioni e intensità, a differenza di un’infinita e pericolosa partita di retroguardia.
L’appuntamento è per domenica prossima (ore 16), con la gara di ritorno al “Paschiero” di Cuneo. Chiudiamo con due preziosi ricordi. Un lungo applauso (che i tifosi biancorossi non hanno fatto mancare) ha salutato Antonio Grillini, mancato in questi giorni dopo 50 anni di onorata militanza nella società Rimini calcio; così com’è doveroso rivolgere un pensiero grato al “Presidentissimo” Vincenzo Bellavista, nel quinto anniversario dalla sua scomparsa.

Roberto Baietti