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Rimini, è il Giorno del Ricordo

Venerdì 10 febbraio è il giorno della celebrazione del Giorno del Ricordo, istituito dal Parlamento Italiano con una legge nel marzo 2004, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.
A causa delle condizioni climatiche, la celebrazione del giorno del Ricordo (inizialmente prevista al molo di Rimini presso il monumento “La biblioteca di pietra”, nella foto), avrà luogo, alle ore 11, presso la sala consiliare del Comune di Rimini (via Solferino), alla presenza della Vice Sindaca Chiara Bellini che interverrà insieme a Giovanni Ruzzier, esule da Pirano e referente dell’Unione degli istriani, in rappresentanza anche delle altre associazioni degli esuli e alla presenza degli studenti di una Vª superiore del Liceo Giulio Cesare/Valgimigli.
La celebrazione nella sala consiliare sarà preceduta nella mattinata dalla deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato alle vittime del Confine Orientale denominato “Biblioteca di pietra”, alla presenza della Vice Sindaca e di Giovanni Ruzzier in rappresentanza delle associazioni degli esuli.

Nel pomeriggio è previsto un altro importante appuntamento, nella sala della Cineteca della Biblioteca Gambalunga, alle ore 17, dove Raoul Pupo  – dell’Università di Trieste, riconosciuto tra i massimi studiosi delle dolorose vicende della frontiera alto-adriatica – terrà una lezione magistrale dal titolo  “Adriatico amarissimo. Le stagioni della violenza politica al confine orientale”, preceduta dalla presentazione delle video interviste e della ricerca in corso “Storie di Esodo. Dall’Istria a Rimini”.
L’evento (ingresso libero, info: istitutostoricorimini@gmail.com, tel. 054124730) è organizzato dall’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della Provincia di Rimini, in collaborazione con l’Amministrazione comunale – Attività di Educazione alla Memoria, Biblioteca Gambalunga, e con la partecipazione  dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, del Comitato 10 febbraio e dell’Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio.
La lezione del Professor Pupo, prende spunto dal suo ultimo libro: Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza (Laterza, 2021), e proporrà gli elementi necessari a comprendere la storia del lungo Novecento inquadrato dalla prospettiva dell’Alto Adriatico. Una storia nella quale le foibe e l’esodo della popolazione italiana rappresentano soltanto un aspetto, certamente drammatico, doloroso e tragico, ma non l’unico, in quella che appare piuttosto come una tormentata pagina del Novecento europeo.
La conferenza del Professor Raoul Pupo sarà preceduta dal saluto dell’Amministrazione comunale portato dalla Vice Sindaca e Assessora alle politiche per l’educazione, Chiara Bellini, e da quello di un rappresentante delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati di Rimini.
In tale occasione, inoltre, la Presidente dell’Istituto Storico riminese, Oriana Maroni, presenterà i primi risultati scaturiti dal Bando promosso lo scorso anno, con cui si sta procedendo da un lato a una complessa ricerca d’archivio, dall’altro alla raccolta di documenti e testimonianze private sull’esodo a Rimini. Alcune di queste ultime, in particolare, sono state video registrate e nel corso dell’incontro ne verrà proiettato uno stralcio rappresentativo.
Lo scopo del progetto è quello di raccontare la vicenda generale dell’esodo all’interno della storia locale cittadina, coniugando memorie individuali e storia, così da istituire un patrimonio archivistico su questo tema, il più ricco possibile, affinché, soprattutto le nuove generazioni, vi si possano accostare da una prospettiva di studio più coinvolgente, perché legata a vicende di individui spesso giovani e a luoghi con cui essi hanno maggiore familiarità.

La mattina dell’11 febbraio, il Professor Pupo terrà un incontro con alcune classi quinte di Istituti superiori cittadini, nel corso del quale svolgerà una lezione di sintesi sui temi della frontiera alto-adriatica nel corso del Novecento adatta ad un pubblico che si affaccia per la prima volta allo studio di quelle drammatiche vicende.