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Rimini 1912, tre giorni d’inferno

Tre giorni d’inferno. Settantadue ore che il Rimini 1912 non dimenticherà facilmente. Prima l’incredibile sconfitta (4-1) sul campo dell’Agnonese al termine di una partita farsa dove l’arbitro ne ha combinate di tutti i colori, poi il pareggio di mercoledì con il Trivento (1-1), dopo aver giocato cinquanta minuti in superiorità numerica e sbagliato un rigore con Olcese (è il secondo). Due risultati che obbligano Cardinale e compagni ad andare a vincere per forza sul campo della Renato Curi che, in casa, non è quella che si può definire una squadra irresistibile: 6 gare, 2 vittorie e 4 sconfitte. Anche se, proprio mercoledì, ha avuto ragione dell’Agnonese (2-1). A proposito della squadra di Agnone, il Rimini 1912 ha fatto ricorso visto che gli avversari, per quattro minuti, hanno giocato con un under in meno. Se lo vincerà o meno, però, dipenderà tutto dall’arbitro e da quello che avrà scritto sul suo referto. Tutto gira intorno a quei 240 secondi dove, in realtà, il gioco non è mai ripreso, ma che da regolamento, fanno parte del tempo effettivo, quindi il ricorso ha buone possibilità di essere portato a casa. Dopo il pareggio di mercoledì, qualcuno ha iniziato già a mugugnare con tanto di messaggi sui vari social network, di mandare a casa Luca D’Angelo. La sensazione, però, è che il tecnico (giustamente) goda della stima del presidente Amati e del resto, fino adesso, non gli si possono di certo imputare colpe.
Da un Rimini in stato confusionale a un Rimini che vola. È il Real di Danilo Pretelli che, al momento di andare in stampa, deve ancora giocare il derby di Cesenatico. Un derby che in caso di vittoria, potrebbe lanciare i biancorossi in zone che fino a qualche tempo fa, erano impensabili. Un Real che, però, sabato scorso nell’anticipo con il Luco ha faticato molto, trovando la vittoria grazie a una ripresa a senso unico. E adesso, domenica, sotto con il Fossombrone che lontano da casa non ha mai perso: una vittoria e 4 pareggi.
Chi se la ride alla grande è il Santarcangelo che dopo aver fatto cinquina al “Mazzola” (4-0 al Venafro) è sceso a San Benedetto del Tronto facendo venire i capelli bianchi ai padroni di casa. Peccato solo per il risultato perché l’1-1 sta molto stretto a Bazzi e compagni. Domenica, intanto, salirà in Romagna il Luco Canistro.

Francesco Barone

Nella foto, Il passaggio di Matteo Lunati a Roberto Piccolo che ha portato al gol vittoria (foto Serafini)