Resistenza, ma alla velocità

    “Signor Prefetto, ci pensi lei!”. La vibrante protesta arriva da cinquantina di famiglie di Savignano residenti lungo via Della Resistenza e strade limitrofe: sono stanche dell’alta velocità tenuta da auto e moto lungo la strada che porta al Seven, allo stadio comunale, a Borghi e Sogliano. Dopo l’ultimo tragico incidente d’inizio agosto fra un’auto e una moto (un uomo in rianimazione), stanchi di aspettare una soluzione invocata da anni per mettere in sicurezza la strada, stanno preparando una seconda lettera (e relativa documentazione), da inviare al nuovo prefetto di Forlì-Cesena.
    Il tratto incriminato è quello fra la nuova rotonda con via Togliatti e via F.lli Bandiera e lo stadio comunale, nell’incrocio con la nuova Fondovalle Rubicone e via Sogliano. Da anni i residenti protestano, ma nonostante molti incidenti anche con feriti gravi non si è mosso nulla. Nell’agosto 2006 era stata effettuata una petizione e oltre 50 famiglie avevano inviato una lettera all’assessore alla viabilità della provincia di Forlì-Cesena Maurizio Castagnoli, all’ufficio tecnico del comune di Savignano e ai carabinieri. I savignanesi stanchi dell’assenza di un qualsiasi intervento, avevano scritto nel loro j’acuse: “La velocità viene tenuta sempre altissima da automezzi, auto, motori, con il risultato di numerosi incidenti. Nonostante la riga continua, con divieto di sorpasso, si verificano corse sfrenate. Anche di notte. Sembra che la provinciale per Sogliano in quel tratto sia una pista per velocità. Siamo preoccupati: prima o poi ci sarà il morto”.
    Tante promesse, ma nessun risultato. Al prefetto chiesero un provvedimento d’urgenza con l’installazione di un autovelox fisso in viale Della Resistenza come quelli collocati sulle autostrade e in diverse strade in provincia di Rimini. Il prefetto rispose che avrebbe interessato le amministrazioni competenti. Portavoce della protesta popolare è sempre stato don Melchiorre Baroni. L’ex parroco di Santa Lucia parla a nome dei firmatari: “Se il nuovo prefetto ordina di collocare l’autovelox fisso, forse riusciremo a rallentare la velocità e a prevenire altri gravi incidenti. Sapere che oltre i 50 km/h si becca una multa, aiuta ad andare più piano. C’è un semaforo intelligente acceso, ma quando scatta il rosso l’80% dei veicoli passa ugualmente: tanto chi controlla?”<. E gli incidenti son dietro l’angolo. “È così. Sono anni che protestiamo, ma la nostra voce è rimasta inascoltata. Per questo chiediamo un sollecito intervento del nuovo prefetto. Sulle strade del Riminese l’autovelox è stato installato, perché non fare altrettanto lungo le arterie del Rubicone?”

    Ermanno Pasolini