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Per essere “in uscita”

Ho fra le mani un plico di fogli con i nomi di oltre 220 abbonati che rinnovano la loro amicizia dal primo anno di vita de ilPonte, il 1976-77. Sono le prime vere colonne del giornale, come lo furono tanti altri che quell’anno offrirono il loro contributo credendo in una scommessa che nasceva dal Concilio Vaticano II, quella di essere “Ponte” all’interno della comunità cristiana, ricca di tante diversità, e di esserlo con il mondo dei non credenti o di chi si era allontanato dalla fede. “Una chiesa in uscita” direbbe papa Francesco oggi. Una vocazione che negli anni abbiamo cercato di confermare, costruendo insieme (e in questo i lettori, sempre attenti e positivamente critici, ci hanno molto aiutato) un giornale vicino ai bisogni della gente, con una particolare attenzione alle fasce più deboli e indifese, attraverso un giornalismo rigoroso, documentato e certamente tante volte scomodo.
Oggi tutto il mondo della comunicazione, soprattutto locale, sta vivendo un momento di grave incertezza. Il calo della pubblicità, frutto della crisi economica; il taglio dei contributi pubblici all’editoria (vedi la denuncia a pagina 2); la necessità di adeguarsi alle nuove tecnologie con ulteriori costi di investimento, stanno mettendo in difficoltà il nostro servizio alla comunità. Ridurre le spese è giusto quando sono superflue, ma lo è se incide sul livello di qualità del servizio? A che serve un giornale, una radio, una tv che smettono di fare inchieste e semplicemente ripropongono come articoli i comunicati stampa e fungono solo da amplificatore di chi ha già risorse e potere? È in gioco la democrazia. E per noi che siamo Chiesa è anche in gioco il ruolo cui ci chiama continuamente il Papa: di essere missionari, di uscire dalle sacrestie, di andare dove la gente vive, anche di sporcarci le mani… ilPonte questo lo fa da quasi 40 anni, ma oggi i lettori devono aiutare a portarci avanti bene questo impegno, con il loro aiuto, cominciando dall’abbonamento, donando il settimanale a parenti, amici e luoghi pubblici (magari come dono natalizio), favorendo la pubblicità di aziende amiche e in cento altri modi.
ilPonte riconoscerà, con gratitudine, questo impegno, con un servizio sempre più adeguato, offrendo quest’anno a tutti gli abbonati la app del giornale (vedi a pag.2) e anche la bella rivista Ariminum, che arriverà a casa in dono.

Giovanni Tonelli