Dai pattini su quattro ruote a quelli a una lama. Dal cemento, al ghiaccio. Da un Mondiale all’altro. È l’incredibile storia di Matteo Guarise, riminese, 24 anni, che a Nizza, ai campionati iridati, ha centrato un buonissimo 15° posto. “Più che buono – dice con un sorriso – perché io e la mia partner pattiniamo insieme solo da quattro mesi”. Dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere con le rotelle ai piedi in coppia con Sara Venerucci, Matteo aveva deciso di smettere “parliamo del 2009” e dedicarsi così al suo lavoro di modello, a Milano. “Un giorno ricevetti la telefonata di un allenatore che mi chiese se me la sentissi di provare il pattinaggio sul ghiaccio. Lì per lì dissi di no, poi, però, siccome mi piacciono le sfide, cambiai idea”. Le sue doti vengono subito a galla e così per affinare la tecnica “tra i due modi di pattinare c’è un abisso” la Federazione lo manda in Russia.“La mia partner, però, non progrediva e così cambiammo strategia andando in America”. Lì, finalmente trova una pattinatrice alla sua altezza, le cose vanno alla grande finché la ragazza non si rompe il ginocchio. “Un giorno ricevo un’altra telefonata, mi dicono che a Nicole Della Monca, olimpica a Vancouver, era tornata la voglia di pattinare su ghiaccio. Appena siamo scesi in pista ho capito che poteva essere la partner giusta”. E i risultati lo dimostrano visto che oltre al 15° posto di Nizza, la coppia può vantare anche un bronzo al Bavarian Open di Oberstdorf e un primo posto nella seconda gara nazionale disputatasi all’Agorà di Milano.
“Il nostro obiettivo? Le Olimpiadi di Sochi del 2014”.
Francesco Barone