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Ora di religione, questo spazio libero

Non è un’ora di catechismo, solo per i cattolici, e neppure è rimasta confinata in un angolo, sebbene “ all’epoca della firma del nuovo Concordato pochi avrebbero scommesso sulla tenuta di questo insegnamento”.

L’ora di religione, pur essendo facoltativa, viene ancora scelta dalla stragrande maggioranza degli studenti, per appartenenza religiosa e non solo: anche molti non cattolici partecipano alle lezioni.

E ai riminesi continua a piacere l’ora di religione. È scelta dall’84,2%, una percentuale che permette alla provincia di piazzarsi in testa alla Romagna e ancora una volta sopra la media nazionale (84,05) seppur di poco.

In occasione della scelta della scuola in cui iniziare nel prossimo settembre il nuovo ciclo di studi, a genitori e figli viene chiesto anche se intendono avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nel proprio percorso di studi. Infatti da quasi quarant’anni l’insegnamento della religione a scuola (Irc) è opzionale, cioè va espressamente scelta dallo studente o dalla sua famiglia (per materne, primarie e medie).

La scelta della nuova scuola è l’occasione per osservare i dati sull’ora di religione delle scuole che sono nella diocesi di Rimini. La fotografia è dell’Ufficio Scuola diocesano.

Nel 2022/2023 è stato l’84,22% degli studenti a scegliere l’IRC (un dato che accorpa scuole comunali e statali). La percentuale si alza notevolmente se ci spostiamo nelle scuole paritarie, dove tocca il 97,6%. In questo caso i non avvalentesi sono circoscritti nella scuola per l’infanzia: 8,46%. Il dato è in linea con quello delle stagioni precedenti.

Il numero di riminesi che si avvale dell’ora di religione testimonia come famiglie e ragazzi vedano quest’ora di lezione

come un’occasione preziosa, anche quando i loro cammini personali non sono strettamente legati ad un’esperienza ecclesiale.

Nel dettaglio, l’84,68% dei bambini frequentanti la scuola per l’infanzia nell’anno scolastico 2022/23 ha scelto di avvalersi dell’ora di religione, percentuale che si alza se saliamo alla scuola primaria (76,72%), ritorna un poco più indietro alle scuole medie (84,85%) e prosegue il trend alle superiori (80,85). Si tratta di numeri molto alti, che sono stabili ormai da molti anni nella provincia di Rimini: dall’86,8% del 2019/2020 all’85,06% della stagione 2021/2022.

Interessante il dato sui non avvalentesi all’ora di religione nella scuola paritaria per l’infanzia. Si va dal 5,27% del 2019/2020 all’1,93% della stagione successiva per passare al 7,5% nel 2021/22 e all’8,46%, in pratica è l’unico ordine scolastico in cui le paritarie registrano “assenze”: potrebbe riguardare i bambini stranieri o di origine straniera.

Gli insegnanti di classe nella scuola per l’infanzia sono 2, nella primaria sono 23. Gli insegnanti di religione indicati dalla Diocesi di Rimini sono 22 nella scuola per l’infanzia, 69 nella primaria, 31 nelle medie e 45 nelle scuole superiori.

Nell’insegnamento della religione cattolica si trovano temi che non si rinvengono altrove. – fa notare Manuel Mussoni, per anni (noto) insegnante di religione nelle scuole superiori e oggi coordinatore alla scuola Maestre Pie – Si tratta di un valido momento di studio e di dialogo. Ed è soprattutto una occasione per instaurare una relazione tra studenti e insegnanti così che si possano intercettare tematiche culturali ed esistenziali altrimenti non trattate dalla scuola. È una disciplina scolastica aperta, aggiornata dal punto di vista pedagogico e didattico, adeguata all’oggi, attenta ai bisogni educativi”.