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Nomine e avvicendamenti, cinque novità in Diocesi


Cinque tra nomine e avvicendamenti. Riguardano parrocchie, anche numerose come Villa Verucchio e Rivazzurra, ma anche servizi per la persona e la sanità come all’Hospice di Savignano sul Rubicone e l’ospedale “Ceccarini”.
Il Vescovo di Rimini mons. Francesco Lambiasi ha appena disposto le seguenti nomine e alcuni avvicendamenti negli incarichi pastorali.
La prima riguarda Don Alberto Pronti (foto in alto a sx), finora inserito nella comunità presbiterale di Coriano, viene nominato vicario parrocchiale presso la parrocchia di “Sant’Antonio da Padova” in Rivazzurra, inserendosi nella fraternità sacerdotale della Zona di Bellariva-Rivazzurra-Miramare e coltivando in particolare la collaborazione pastorale con la parrocchia di Bellariva. L’ingresso avverrà Sabato 1 Ottobre alle ore 18 presso la chiesa di Rivazzurra.
Don Alessandro Pironi (foto in alto a dx), è stato nominato vicario parrocchiale presso la parrocchia “San Paterniano” di Villa Verucchio, dove seguirà in modo particolare la pastorale giovanile parrocchiale in collaborazione con la Zona Pastorale. L’ingresso avverrà Sabato 15 ottobre alle ore 17,00.
Chi continua la sua permanenza presso il Santuario della Madonna di Saiano in fraternità con don Osvaldo Caldari, è don Angelo Rubaconti (foto in basso a sx). Il quale si prenderà cura anche dell’assistenza spirituale degli ospiti dell’Hospice di Savignano.
Don Sylvester Obumneme, sacerdote della Nigeria, presente in diocesi per alcuni anni di servizio pastorale, continuerà ad esercitare il suo ministero presso la Comunità sacerdotale di Bellaria.
Don Jean Claude Manariyo, sacerdote del Burundi, presente in diocesi per alcuni anni di servizio pastorale, eserciterà il suo ministero presso la parrocchia “San Martino” di Riccione, dove curerà anche l’assistenza spirituale presso l’Ospedale “Ceccarini”.
“Alla riconoscenza per il servizio finora svolto dai sacerdoti, – ha commentato il Vicario Generale della Diocesi, don Maurizio Fabbri – si aggiunge la gratitudine per la ulteriore disponibilità offerta. Affidiamo loro e le comunità alle quali si inseriranno, alla materna protezione di Maria, madre dei sacerdoti”.