Metrò, che piaccia o no si parte

    Sarà difficile fermare il Trc (Trasporto Rapido Costiero) visto che Agenzia Mobilità (AM) ha completato già nel 2008 l’acquisizione delle aree, comprese quelle espropriate (640 unità catastali), incaricato le imprese esecutrici dei lavori e informato tutti i soggetti di dovere della partenza dei cantieri, prevista per fine agosto. Lo dicono i tecnici dell’Agenzia, lo confermano le carte: dopo anni di “fermata forzata”, il Metrò di Costa, che piaccia o no, è pronto a partire. Prima con la liberazione della sede dedicata al suo passaggio, da Rimini a Riccione, da tutti i sottoservizi (fognature, impianti, ecc.), poi con la realizzazione dell’infrastruttura. Da AM si precisa che si opererà per tronconi, quasi in contemporanea sia a Riccione (a partire dal Marano) che a Rimini e che l’obiettivo è quello di ultimare, in attesa del completamento delle altre parti, un primo troncone con funzione di collaudo: molto probabilmente sarà quello tra via Chiabrera, a Bellariva, e via Cavalieri di V. Veneto a Miramare. La previsione è quella di essere pronti tra quattro anni.

    Il percorso. Il Trc si muoverà lungo una corsia riservata con mezzi a trazione elettrica su gomma e tempi di attesa di 10 minuti. Previste tre tratte: in ordine di realizzazione, il tracciato dalla stazione di Rimini a quella di Riccione (quasi sempre parallelo e a ridosso, lato monte, della ferrovia con 15 fermate e 23 minuti di percorrenza sull’intera tratta); dalla stazione riminese alla Fiera con l’obiettivo di proseguire fino a Santarcangelo; dalla stazione di Riccione a Cattolica. La nascita del nuovo Palacongressi riminese, però, ha fatto un po’ cambiare le carte in tavola: il percorso originario del Trc non taglia a monte, sarà quindi necessaria una diramazione che probabilmente, in ordine di tempo, verrà realizzata dopo la tratta fino alla Fiera. Agenzia Mobilità ha già elaborato un primo progetto in tal senso prevedendo anche l’eventuale allungamento della linea fino a San Marino. Per quanto riguarda invece il collegamento all’aeroporto, visto che anche qui la linea del Metrò non arriva in loco ma a 1 Km di distanza, occorrerà un servizio di navetta. È ancora presto per dire se Agenzia Mobilità lo inserirà tra le linee di trasporto pubblico o se dovrà essere Aeradria ad occuparsene.

    I costi.Il primo primo business plan del 1998 prevedeva una spesa tra opera e mezzi di 93 milioni di euro, cifra che ad oggi salirà massimo – dicono sempre da AM – a 102 milioni. Dei 56 milioni di finanziamenti statali il Cipe ne ha concessi per ora 43 pensando solo all’infrastruttura e tralasciando per ora la copertura della flotta (9 i mezzi previsti). Grazie ad un contributo regionale, AM ha per ora la possibilità di acquistarne uno, per gli altri resta in attesa delle decisioni di mister Tremonti. Gli enti pubblici non dovrebbero comunque versare più di queste somme: 15,7 milioni il Comune di Rimini, 7,7 la Regione, 7,7 Agenzia Mobilità e 6,3 il Comune di Riccione.

    I passeggeri. L’attuale linea 11 che il Trc più o meno con costo simile di biglietto sostituirà (la linea verrà ripensata ad anello per migliorare i collegamenti tra Trc e altre aree nevralgiche) conta più di 5 milioni di passeggeri l’anno. Difficile che il Trc raggiunga subito gli stessi livelli data la novità del progetto: molto dipenderà da come le amministrazioni agevoleranno il cambio di mentalità degli utenti, ad esempio, con i parcheggi scambiatori.

    Parcheggi e sottopassi. In funzione del Trc sono già stati rifatti a Rimini i sottopassi di via Poerio, Lagomaggio, Rimembranze, Portofino e Pascoli, pagati in parte anche con i soldi del Metrò, precisa AM. I parcheggi dipenderanno dalla volontà delle amministrazioni, compreso quello a monte della Novarese che dovrebbe servire oltre al Trc tutto il Polo del Benessere: previsto fino a qualche anno fa con ok della Sovrintendenza, oggi è al palo.

    Alessandra Leardini