Home Cultura Lo spazio è vicino. La scienza in teatro

Lo spazio è vicino. La scienza in teatro

La testa tra le stelle, le mani sulla terra. Un ciclo di incontri per avvicinare bambini e adulti a tematiche tecnico-scientifiche con sperimentazioni e laboratori. “Spaziale. Matinées della scienza al Teatro Rosaspina” di Montescudo è la “navicella” che permette incontri e attività con cadenza quindicinale, a partire dal 28 febbraio fino all’8 aprile (per info: info@comune.montescudo.rn.it).
“Obiettivo di questo progetto è quello di far acquisire coscienza e padronanza delle tecnologie che caratterizzano la contemporaneità e condizionano fortemente la vita quotidiana” racconta Monica Maioli, consulente del Comune di Montescudo per il progetto “Noi giovani per…”.
“L’idea nasce nel 2011 su ispirazione del professor Alfredo Piersanti che in quel periodo insegnava alle scuole medie di Montescudo, oltre che a Ospedaletto. Su consiglio di Piersanti il Comune di Montescudo ha acquistato una radio ricetrasmittente e una stazione meteorologica, montate con i ragazzi a scuola – spiega la Maioli – queste strumentazioni sono tuttora disponibili e utilizzate nella didattica scolastica”.
In questi anni sono state varie le attività, rivolte soprattutto ai giovani, che il Comune ha organizzato grazie anche ai fondi della Regione: “la collaborazione tra Comune, istituti comprensivi e tante persone competenti del territorio ha portato Montescudo ha organizzare eventi didattici esclusivi per un comune così piccolo”.
La prima mattinata “spaziale”, il 28 febbraio scorso, ha visto il Teatro Rosaspina riempirsi di tanti giovanissimi spettatori per assistere alle spiegazioni del professor Marco Chiani, coordinatore del corso di Laurea in Ingegneria Elettronica per l’Energia e l’Informazione dell’Università di Bologna. Durante la mattinata Chiani ha argomentato in maniera semplice e comprensibile le leggi e i principi che governano le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni.
La “navicella” atterrà il prossimo mercoledì 12 marzo alle 10.30 presso il Teatro Rosaspina con una vecchia conoscenza del settimanale il Ponte, Niccolò Ubalducci: “Ubalducci ha collaborato al progetto aiutando i ragazzi a montare la stazione meteorologica, ci racconterà dei fenomeni che dominano l’atmosfera” aggiunge Monica Maioli.
Tra gli undici appuntamenti ce n’è anche uno riservato agli studenti delle scuole medie di Montescudo che partiranno giovedì 27 marzo alla volta del Museo Marconi per scoprire le origini di una delle invenzioni che hanno cambiato il mondo: la radio. Oltre alla visita sono previsti tre pomeriggi di laboratorio per imparare a utilizzare la radio ricetrasmittente. Obiettivo finale delle matinées è collegarsi l’8 aprile (ore 20.30 presso il centro giovanile comunale HOPE, a Santa Maria del Piano) con la Stazione Spaziale Internazionale, grazie all’aiuto del Gruppo Astrofili DLF Rimini e del Gruppo ARI Rimini. “Per questa volta ci accontenteremo di collegarci solo per ascoltare la stazione che orbita attorno alla Terra, ma l’obiettivo per la prossima volta è di interloquire!” promette la coordinatrice.

Melania Rinaldini