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La scuola di Alberto

Fra poco più di un anno ricorrerà il quarantennale della scomparsa di Maria Mayr Marvelli (1892-1972), madre di Alberto. Per ricordare degnamente questa santa mamma, il Centro Studi Alberto Marvelli di Rimini ha deciso di curarne la biografia, pubblicandola in occasione di tale anniversario.
Tutti coloro che possiedono materiale a lei attinente, come cartoline, lettere, documenti o altro, sono invitati a metterli a disposizione, in originale oppure in copia, dei promotori di questa iniziativa. Così pure, quanti hanno ricordi personali di lei in ordine a fatti di una certa rilevanza, ma anche piccoli, significativi episodi di vita quotidiana che meritano di essere ricordati, possono mettersi in contatto con il Centro Marvelli per fornire la loro importante testimonianza.
Molte delle persone che hanno conosciuto Maria purtroppo non ci sono più; potrebbero, però, esservi i figli, i parenti o i conoscenti, in grado di riportare ciò che i loro congiunti o amici avevano raccontato su di lei.
Maria Marvelli, non soltanto perché mamma di Alberto merita veramente di essere conosciuta e ricordata. Tante sono le sue “benemerenze” e i suoi meriti: i figli hanno appreso da lei il senso della vita, l’amore per gli altri (specie per i poveri) esercitato sino all’eroismo, la fede incrollabile in Dio e un coraggio a tutta prova. La sua vita è stata anche costellata da grandi dolori: a 41 anni aveva perduto il marito, restando sola a giudare la famiglia con cinque figli a carico, di cui la più piccola – Gede – era nata da appena sei mesi. Vera “mater dolorosa”, tre suoi figli erano morti di morte violenta, due per incidenti stradali (Giorgino nel ’28, e Alberto nel ’46) e il terzo, Lello, cadendo eroicamente sul fronte russo, nel gennaio del ’43.
Anche la sua modestia e bontà d’animo erano proverbiali: “Tutti dicono che Alberto è un santo, era molto buono ma ci vuole ben altro per essere santi – aveva dichiarato Maria durante un’intervista del ’69, non pensando, nella sua semplicità, a come rifulge agli occhi di Dio la santità del quotidiano, di cui lei stessa era un fulgido esempio – A mio figlio Alberto avevo insegnato a vivere secondo il Vangelo”.
Tanti sono gli aspetti della sua esistenza, degna di ammirazione, che è giusto, anzi doveroso riscoprire per conservarne, reverenti, la memoria.

Umberto Moretti

Nella foto i genitori di Alberto nel giorno delle nozze, celebrate a Ferrara il 23 gennaio 1916. Maria Clementina Mayr era nata a Ferrara il 2 luglio 1892. Nel 1933, a 41 anni, rimarrà vedova con cinque figli a carico