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La prova del dieci

La notizia è di qualche giorno fa. A Trento, causa spending review, i mezzi spalaneve e spargisale non entreranno in azione fino a che il manto nevoso non raggiungerà i 10 centimetri. E comunque solo per qualche ora la notte. Immagino lo sconcerto che una simile decisione causerebbe da noi, inteso come popolazioni costiere: a 10 centimetri la circolazione è in tilt e già è tangibile il malcontento contro i Comuni che come al solito puliscono solo una strada su dieci. Visto che la spending non conosce confini e una simile iniziativa potrebbe presto diffondersi altrove, varrebbe la pena di elaborare preventivamente un coefficiente che stabilisca per ogni comune la soglia di allarme neve. Le variabili da considerare potrebbero essere l’altezza sul livello del mare, la latitudine e la percentuale di Suv sulle auto circolanti, visto che notoriamente questi sono i primi mezzi ad andare nel panico con la neve dato il timore dei conducenti di rovinare le preziose carrozzerie. Sulla costa, ipotizziamo, si potrebbe pensare di non far partire i mezzi fino a 5, massimo 6 centimetri. Nei Comuni più alti di Valconca e Montefeltro, invece, si potrebbero mantenere i 10 centimetri: dopo quello che han passato a febbraio, possono considerarsi comuni alpini ad honorem. Soglia 10, magari, anche per Roma. Inteso però come fiocchi.