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La Locanda dei senza casa

Le sue porte si erano appena spalancate, il giorno precedente a San Silvestro, è già erano arrivate le prime, concrete dimostrazioni di solidarietà: 1.000 euro frutto di una donazione che vuole restare anonima, raccolte fondi da alcune parrocchie. La “ Locanda 3 Angeli ringrazia: ha bisogno di questo sostegno – e altro, tanto altro – per poter alloggiare i suoi ospiti.

La “Locanda” di Torre Pedrera (via Kassala 9) è la struttura ricettiva che Caritas Diocesana, indossati i panni dell’albergatore, gestisce per accogliere decine di senza dimora. Può ospitare 35 persone in altrettante camere singole con bagno. I primi ospiti sono arrivati nel pomeriggio stesso del giorno dell’inaugurazione, altri 12 sono entrati qualche giorno più tardi, e altri 10 sono attesi. Il più giovane ha 41 anni e viene dal Marocco, il più maturo 64 ed è rumeno. Ma sono tante le nazionalità di questi primi ospiti, anche italiani.
È stato firmato un contratto d’affitto per tre anni con la famiglia Angeli, di Torre Pedrera. La Caritas ha partecipato all’istruttoria pubblica del Comune di Rimini, “ Accoglienza h24 per persone in condizione di marginalità estrema e senza fissa dimora legato all’emergenza Covid-19”, per il quale mette a disposizione un contributo di 55.000 euro, fino al 30 giugno 2021.
Caritas si è iscritta all’Aia (Associazione Italiana Albergatori).
Locanda 3 Angeli non è un hotel Caritas o un albergo dei poveri, ma una ‘locanda della comunità’. avverte Mario Galasso, direttore della Caritas Diocesana – È la locanda del Buon Samaritano di cui si parla nel Vangelo, sono i tre angeli che – accolti da Abramo e Sara – porteranno la lieta notizia della nascita miracolosa del figlio Isacco. Questo progetto – ha proseguito Galasso – è un sogno partito da lontano, e condiviso con associazioni e Comune di Rimini. L’emergenza sanitaria ha modificato le nostre vite e quelle delle persone che vivono sulla strada. Erano e restano sole e deboli, con il rischio – durante la pandemia – di diventare ancora più sole. Locanda 3 Angeli accoglie in sicurezza chi è senza dimora”.

Grazie a voi per aver pensato a noi” è stato il commosso saluto pronunciato, il giorno dell’inaugurazione, da Ada Pronti Angeli, pioniera dell’hotel nel 1962 insieme al marito Oreste. “ Per la nostra famiglia è un dono inaugurare con voi questo progetto. ha rilanciato il figlio Giuseppe a nome della famiglia – Abbiamo ricevuto un’educazione cristiana, e non rinneghiamo le nostre radici: per questo mettiamo oggi a disposizione i 5 pani e 2 pesci rappresentati dall’hotel e dai suoi servizi”.

Il Comune di Rimini ha investito oltre 500.000 euro nel ‘Piano Freddo’ – fa notare il vicesindaco e assessore alla protezione sociale Gloria Lisi – ma quando vediamo una persona senzatetto sul nostro territorio capiamo che c’è ancora tanto da fare. Questa Locanda è una risposta, attesa e necessaria, per le persone più fragili”.

 Grazie a tutti coloro che riempiono di senso le parole, come la signora Ada il cui grazie ha un valore immenso. – sono parole del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi – Soprattutto in questo periodo di seconda ondata pandemica sono necessarie lucidità, rigore e verità. La Locanda inaugurata è una scelta lucida a favore di chi nella vita è inciampato ed è rimasto indietro. Non so se ha ragione don Oreste quando dice che le cose belle prima si fanno e poi si pensano, ma l’importante è farle e non farle da soli, bensì insieme. La Locanda sarà un valore aggiunto per le vacanze, non un intoppo estivo di cui vergognarsi: l’opera rende più ricco il lungomare di Torre Pedrera e il territorio”.

Alcuni operatori della ‘ Capanna di Betlemme’ (Apg23) svolgeranno servizio volontario presso la Locanda 3 Angeli.

Nicolò Capitani: “ Don Oreste ci ha insegnato che la gratuità è amare l’altro incondizionatamente. È camminare a fianco dei più deboli, né davanti né dietro”.

 Benedico il Signore per questa giornata”. Il Vescovo di Rimini era raggiante “ Ai riferimenti biblici citati dal direttore Caritas, ne aggiungo un terzo: l’albergo che non aveva posto per loro del vangelo della Natività. ricorda mons. Francesco Lambiasi  Proprio per far posto a chi bussa, come Giuseppe, Maria e il Bambino, don Oreste ha pensato e voluto la ‘Capanna di Betlemme’.
L’opera dell’Apg23 ha fatto tanto in questi anni, come pure il dormitorio Caritas ma oggi non bastavano più: era necessaria una struttura come la Locanda, un’opera che abbisogna della collaborazione di popolo”.

Terminata l’emergenza freddo, ‘Locanda 3 Angeli’ non cesserà il suo servizio: si pensa ad un successivo utilizzo di accoglienza temporanea per persone sfrattate e in cerca di alloggio, alla struttura come albergo sociale per vacanze estive, e centro di iniziative ed eventi per Torre Pedrera e l’intera comunità.
(t.c.)