Dal 9 al 13 novembre si svolgerà a Firenze il V Convegno Ecclesiale Nazionale dal titolo “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” e alcuni delegati della Diocesi di Rimini, assieme al Vescovo Francesco, parteciperanno a questo importante evento della Chiesa italiana per portare la voce della nostra realtà diocesana.
Il Convegno si pone al centro del decennio dedicato al tema dell’educazione e, seppur pensato all’epoca di Benedetto XVI, è stato ulteriormente aggiornato e trasformato dallo spirito di Papa Francesco.
Lo scopo del Convegno è quello di fare il punto sul cammino di fedeltà al rinnovamento promosso dal Concilio Vaticano II e aprire nuove strade all’annuncio del Vangelo. Un percorso che si nutre dello stile del dialogo e del metodo ecclesiale fatto proprio da Papa Francesco, quello sinodale.
Per questo noi delegati rappresentanti la Diocesi di Rimini, il 16 luglio, abbiamo proposto un primo incontro con i responsabili di tutti gli Uffici Pastorali per avviare un primo confronto all’interno della Comunità ecclesiale sui contenuti della Traccia del V Convegno, tenendo conto della sua peculiarità rispetto ai Convegni precedenti, ma anche per raccogliere orientamenti e prospettive per un reale coinvolgimento della Chiesa Riminese, a partire dalle cinque vie: “uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare”, partendo dal Vangelo di Marco (1,21-34).
Al termine dell’incontro è stato dato spazio a un ricco e fecondo confronto dal quale sono scaturite diverse riflessioni e proposte:
– “Quanto la società cristiana è coinvolta in questo cammino verso il Convegno? Come ci mettiamo in relazione con coloro che sono lontani dalla Chiesa?”
– “In che modo sono state coinvolte le parrocchie per partecipare alle riflessioni in preparazione del Convegno?”
– “La nostra Chiesa è davvero capace di uscire e di mettersi in dialogo con tutti? Il suo è stato un atteggiamento non pregiudiziale?”
– “Come possiamo favorire un dialogo e un confronto con gli umanesimi secolari, con visioni del mondo e dell’uomo diverse da quelle ispirate dal Vangelo e incarnate nella tradizione ecclesiale, senza considerare questi diversi percorsi necessariamente incomunicabili tra loro? ”
– “Nelle relazioni e nelle difficoltà che quotidianamente incontriamo, riusciamo ad avere la serenità di coloro che credono e sono quindi portatori di speranza?”
– “Le relazioni umane che nascono in ambito ecclesiale, sono davvero profonde e personali, o sono solo strumentalizzate dall’agire? Perché gli adulti che si mettono in gioco in ambito parrocchiale sono sempre meno?”
– “Abbiamo la forza di compiere un profondo e sincero discernimento delle nostre azioni ecclesiali in base ai segni dei tempi o siamo soliti agire e dire come abbiamo sempre fatto, perché si è sempre fatto e detto così?”
– “Come cristiani abbiamo la forza di ripensarci, di metterci in discussione di fronte alle sfide poste dalle diverse relazioni personali con le quali entriamo in contatto o abbiamo la tendenza ad agire e pensare come abbiamo sempre fatto credendoci nel giusto, senza interrogarci?”
Queste sono solo alcune delle riflessioni emerse nel primo incontro, ed il fatto che siano scaturite così tante domande ha fatto crescere nei presenti la convinzione dell’importanza di un coinvolgimento di tutta la comunità. Per questo è stato organizzato un secondo incontro, aperto a tutti, per riflettere, divisi in gruppi, sui cinque temi: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.
In allegato trovate le tracce per ciascun gruppo, in modo che possiate scegliere anticipatamente su quale tema lavorare e avere già delle riflessioni su quanto verrà trattato nel corso della serata.
L’appuntamento è fissato per il 14 settembre, alle ore 21, presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose (via Covignano, 265). In tal modo noi delegati della diocesi potremo portare al convegno un contributo di riflessione non solo personale, ma frutto di un discernimento comunitario.
I delegati
Isabella Mancino, Maurizio Mussoni, Silvia Sanchini, Giordano Vaccari, Natalino Valentini, Stefano Vari