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Immacolata concezione: cosa vuol dire?

Roma 08/12/2013 Piazza di Spagna Papa Francesco Solennità dell'Immacolata Concezione della BeataVergine Maria Atto di venerazione all'Immacolata Ph: Cristian Gennari/Siciliani
Roma 08/12/2013 Piazza di Spagna
Papa Francesco Solennità dell’Immacolata Concezione della BeataVergine Maria
Atto di venerazione all’Immacolata
Ph: Cristian Gennari/Siciliani

L’8 dicembre la Chiesa celebra l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria e anche quest’anno, come ormai tradizione, l’8 dicembre il Papa compirà un atto di venerazione all’Immacolata, nell’immagine scultorea conservata in cima all’obelisco di Spagna.

Ma cosa vuol dire Immacolata concezione? Siamo di fronte a un dogma, vale a dire a una verità di fede. Secondo la fede cattolica, la Madonna è stata preservata dal peccato originale sin dal primo istante del suo concepimento. A proclamare il dogma con la bolla ‘Ineffabilis Deus’ fu papa Pio IX l’8 dicembre 1854. “La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale”, si legge nel testo. Il catechismo della Chiesa cattolica spiega in termini forse un po’ più semplici: “Dio ha scelto gratuitamente Maria da tutta l’eternità perché fosse la Madre di suo Figlio; per compiere tale missione è stata concepita immacolata”.

La curiosità. Nell’arte, l’immagine dell’Immacolata concezione ha ispirato la famosa icona ‘Theotokos’ (‘madre di Dio’ in greco) di Vladimir’, conosciuta anche come Madre di Dio della tenerezza, Madonna di Vladimir o Vergine di Vladimir. L’icona, dipinta nel Dodicesimo secolo è venerata come protettrice della Russia ed è conservata a Mosca nella Galleria Tret’jakov.

Venerata dai Santi. Tra i tanti santi che nella storia della Chiesa si sono affidati all’Immacolata, spicca il nome di Massimiliano Maria Kolbe, il sacerdote polacco che morì nel campo di concentramento di Auschwitz in cui finì offrendosi al posto di un padre di famiglia. Qualche anno prima, Kolbe fondò assieme ad alcuni confratelli francescani la ‘Milizia dell’Immacolata’, lasciandoci in eredità alcune intense preghiere e meditazioni, tra cui quella che vi proponiamo di seguito.

“Chi sei, o Signora? Chi sei, o Immacolata? In non sono in grado di esaminare in modo adeguato ciò che significa essere “creatura di Dio”. Sorpassa già le mie forze il comprendere quel che vuol dire essere “figlio adottivo di Dio”. Ma Tu, o Immacolata, chi sei? Non sei soltanto creatura, non sei soltanto figlia adottiva, ma sei Madre di Dio e non sei soltanto Madre adottiva, ma vera Madre di Dio. E non si tratta solo di un’ipotesi, di una probabilità, ma di una certezza, di una certezza totale, di un dogma di fede. Ma Tu sei ancora Madre di Dio? Il titolo di madre non subisce mutazioni. In eterno Dio Ti chiamerà: “Madre mia” … Colui che ha stabilito il quarto comandamento, Ti venererà in eterno, sempre … Chi sei, o divina? Egli stesso, il Dio incarnato, amava chiamarsi: “Figlio dell’uomo”. Ma gli uomini non lo compresero. Ed anche oggi quanto poche sono le anime che lo comprendono, e quanto imperfettamente lo comprendono”.