Home Sport Il San Marino sale sulla… Torres

Il San Marino sale sulla… Torres

Un sogno spezzato a metà. Senza un perché, senza un per come. Poi di nuovo una luce in fondo al tunnel e quando il successo sembrava a un passo, un’altra caduta. Molto più dolorosa. Molto più difficile da digerire. Il ritorno a casa e quel pensiero fisso di trovarsi un lavoro. Di gettare il pallone in soffita. Definitivamente. Almeno fino a quel pomeriggio di due anni fa quando il suo cellulare suonò: “Bernardo, ti andrebbe di andare a giocare in Italia? C’è una squadra di Promozione, il Misano, che è pronta ad accoglierti”. Il sì, la valigia che si riempie e l’arrivo in riviera. Una promozione immediata da assoluto protagonista, una prima parte di stagione più che ottima e quella chiamata dal San Marino alla quale ha risposto un’altra volta sì.
È la storia di Bernardo Torres.
Da dove vogliamo partire?
“Dall’inizio”.
Prego.
“Sono nato a Cordoba, in Argentina, il 16 febbraio del 1988. Ho iniziato a tirare calci a un pallone quando ancora non sapevo camminare; a 6 anni, una squadra vicino casa, mi ha chiamato per sostenere un provino. Sono rimasto lì quattro stagioni, poi mi ha voluto il Cordoba. Con la maglia della mia città ho fatto tutta la trafila giovanile fino alla Primavera quando è arrivata una chiamata importante”.
Ossia?
“Quella del River Plate, il massimo per un ragazzino giovane come ero io. Ricordo ancora la grande emozione di quando sono arrivato, mi allenavo sia con la giovanile sia con la prima squadra e stare di fianco a tanti campioni mi sembrava un sogno”.
A proposito di sogni, ci racconta cosa è successo quando è venuto in Italia per il Trofeo di Viareggio?
“È successo che la Reggina mi voleva a tutti i costi e il mio passaggio sembrava cosa fatta, purtroppo all’ultimo saltò tutto per un problema che non ho mai capito, credo una questione di costi”.
Per lei fu un duro colpo?
“Beh, ero giovanissimo, avevo già le valigie in mano, sarei venuto a giocare in una squadra di serie A e, invece, tutto si dissolse nel nulla. Fortunatamente un mio cugino che abitava in Spagna mi creò un contatto con una squadra locale di serie C1, il Loca Deportiva con la quale arrivammo a giocarci la promozione contro il Villarreal, purtroppo perdemmo e la società in crisi finanziaria scomparve”.
Un altro sogno infranto.
“Avevo deciso di smettere, tanto è vero che ero tornato a casa. Poi un giorno mi è squillato il cellulare e mi è stata offerta questa opportunità di andare al Misano. All’inizio ero titubante, diciamo che la Promozione non la ritenevo una categoria per me, invece è stata la scelta più felice della mia vita. A Misano ho trovato una grande famiglia con un allenatore come Fernando De Argila che meriterebbe panchine di categorie ben più importanti. Grazie a loro ora sono a San Marino, tra i professionisti, e farò di tutto per coronare il mio sogno”.

Francesco Barone

Nella foto, il gaucho Bernardo Torres