Il muro delle imbrattature dolenti

    Alcuni li considerano delle opere d’arte, altri un disagio sociale o puri atti di vandalismo. Sta di fatto che rimuovere graffiti e scritte sui muri, costa caro. Lo sanno bene le casse dei condomini e quelle dei Comuni. Un’incombenza che i maggiori capoluoghi italiani hanno risolto con sanzioni e accordi tra istituzioni e privati. Tranne poche eccezioni, come Cagliari o Firenze che garantiscono interventi gratuiti, i costi di pulizia sono a carico del cittadino che al massimo può usufruire di tariffe agevolate come a Bologna, Milano e Roma, o pagamenti forfetari come a Trento. In realtà il Codice penale riconosce il reato di “Deturpamento e imbrattamento di cose altrui” (articolo 639) con tanto di multe fino a 103 euro e nel caso di danni su immobili d’interesse culturale, con la reclusione fino a un anno. Anche il “Decreto sicurezza”, che deve ancora essere approvato, si occupa dei graffittari, punendoli fino a due anni di carcere e a 10mila euro di multa in caso di recidiva, inoltre vieta di vendere bombolette spray ai minori. Multe, che a Rimini, sono già previste da 9 anni: “L’articolo 6 del regolamento comunale vieta d’imbrattare con disegni o scritte, immobili pubblici e privati con sanzioni da 100 a 600 euro” spiega Giorgio Filauro dell’Ufficio Edilizia e Ambiente.
    In assenza di un piano strategico che regoli la pulizia, soprattutto nel centro storico di Rimini, un’azienda specializzata in materia, la Re-solvo di Torriana, proprio lo scorso novembre ha sottoposto all’attenzione dell’assessore Paola Taddei, il progetto che prevede un’integrazione tra Amministrazione comunale e azienda operante, per garantire la rimozione di graffiti e imbrattamenti da edifici pubblici e privati nonché da tutta le superfici che ne abbiamo bisogno, in modo d’assicurare pulizia nel medio e lungo termine, a prezzi agevolati. A seconda del supporto da ripulire esistono diverse tipologie di prodotti chimici utilizzati e per questo diversi prezzi: ad esempio, per la rimozione di graffiti su superfici intonacate si va da 18.40 a 21.20 euro al mq mentre su superfici in pietra/laterizio dai 22 euro in su. In attesa di una risposta da parte dell’Amministrazione, l’azienda sta sviluppano anche un progetto in collaborazione con CNA: l’iniziativa prevede l’eliminazione di murales e scritte dalle serrande con un tipo di verniciatura protettiva termoplastica che permette la rimozione facilitata se si interviene tra le 48 e le 72 ore.
    Altra soluzione mirata per la pulitura delle serrande dei negozi è quella ad aria compressa che spara acqua mista a prodotti granulari; secondo il listino dell’azienda specializzata di Rimini, l’Eco Service, il costo è di 15 euro al metro, ai quali si aggiungono i 10-15 euro per la vernice protettiva. Pulitura che a volte strappa anche un sorriso. Come successo ad alcuni addetti dell’azienda che hanno dovuto cancellare uno scarabocchio che recitava “Giuro che non farò più scritte sui muri”.
    Per il momento, il problema della ripulitura coinvolge in prima persona i proprietari degli stabili, unici diretti interessati al decoro delle loro proprietà; anche tra questi, però, ci sono i meno solerti. “Il proprietario è da mesi che assicura muri puliti, ma siamo in queste condizioni già da diverso tempo”, lamenta un negoziante in affitto di via Sigismondo, pesantemente colpito dai cosiddetti writers.
    A vivere il problema in modo più marginale è la Tram di Rimini che protegge la maggior parte dei suoi autobus, in depositi custoditi.
    “La seccatura degli scarabocchi la viviamo anche noi, ma in toni bassi. Di solito, la sera 22-23 autobus non rientrano nel deposito ma rimangono in parcheggi illuminati; può succedere che dei ragazzi possano scriverci sopra o fare altri atti di vandalismo per i quali sporgiamo denuncia contro ignoti”, spiega Stefano Garattoni. Nel 2008 sono stati colpiti circa 5 veicoli con risoluzione del problema nelle officine meccaniche della Tram.
    Finora si è parlato del graffito come forma di vandalismo, ma non bisogna dimenticare, in certi casi, l’aspetto artistico. Non l’ha scordato Palazzo Garampi, delegando la riqualifica del muro di cinta sul porto canale di Rimini, all’artista di spray art Eron, eletto per tre anni consecutivi il miglior writer italiano: 200 metri di manufatto di cemento sono diventati la tela sulla quale Eron ha inserito i suoi pannelli raffiguranti disegni di fossili marini e dieci tavole rappresentanti altrettanti elementi caratteristici del patrimonio storico-artistico riminese.

    Marzia Caserio