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Il Galli canta sulle note della satira

Graffiante ironia, voglia di scherzare, estro e un pizzico d’irriverenza. Questi gli ingredienti necessari per partecipare al Concorso Nazionale di Satira. Le opere dovranno essere recapitate agli organizzatori entro il 15 gennaio 2011, mostra e premiazioni sono in programma dal 15 febbraio al 15 marzo, presso la Piazzetta delle Poveracce. Il tema sarà “Dov’era, Com’era – Teatro con Svista”, ispirato alla recente questione del rifacimento “filologico” (ossia fedele alla struttura originale) del Teatro Galli. Secondo Marino Bonizzato, architetto promotore del concorso, infatti, rifare il Teatro Galli esattamente com’era è un errore. “Questo Teatro non fu mai molto considerato dai riminesi quand’era attivo per le sue gravi lacune di vista, ovvero per il fatto che sui totali 800 posti a sedere, ben 300 hanno una visibilità del palcoscenico parziale o addirittura nulla. A questo proposito il concorso ha lo scopo di risvegliare l’attenzione dei cittadini su una ristrutturazione che, fedele all’originale, sarebbe assolutamente manchevole.”
In altre parole, il concorso ha l’intenzione di mettere sotto la lente dell’ironia l’annosa vicenda della ricostruzione del Galli. La partecipazione al concorso è gratuita e non esiste limite d’età per i partecipanti, che potranno essere anche gruppi di più persone. E, data la valenza formativa del tema, che attraverso il “gioco” della satira può indurre serie considerazioni sulla politica, si auspica la partecipazione di studenti e delle scuole di ogni genere e grado. “Ci auguriamo che siano soprattutto i giovani a partecipare a questo concorso. Attraverso il far ridere, vorremmo che i ragazzi si dedichino maggiormente alla politica”, prosegue Bonizzato.
Tutti i partecipanti dovranno consegnare le proprie opere entro il 15 gennaio, data in cui saranno esposte presso le vetrine dei negozi della Piazzetta delle Poveracce, che si trasformerà per l’occasione in una galleria d’arte. E come guest star dell’evento, nonché giudice unico che decreterà il vincitore del concorso, ci sarà Vincino, il noto vignettista che commenta caustico la vicenda del Teatro Comunale riminese.
“Quando mi è stato raccontato di un teatro per non vedenti, sono intervenuto.” Prosegue Vincino: “Io sono originario di Palermo, il cui Teatro Massimo è rimasto chiuso per venticinque anni. Ma voi, qui a Rimini, ci avete battuto! Quando poi, dopo venticinque anni e una ristrutturazione, il Teatro di Palermo ha riaperto, era tale e quale a prima. Spero che a Rimini non avvenga lo stesso!”
Un ruolo fondamentale, nella promozione di questo concorso, lo hanno anche proprietari delle attività commerciali che si affacciano sulla Piazzetta delle Poveracce, che fieri del concorso che tra qualche mese si troveranno a ospitare, annunciano che tutti i partecipanti saranno premiati con un ciondolo a forma di “puràza”, che sarà d’oro per il primo classificato, d’argento per il secondo e di bronzo per il terzo. Gli altri concorrenti avranno anche loro la loro vongola da attaccare al collo, che sarà di legno. Le vongoline sponsorizzate dai titolari delle vetrine della Piazzetta non saranno gli unici premi. Per le vignette più ironiche sono previsti menzioni d’onore e altri premi sovvenzionati dalla Confartigianato. E le sorprese non finiscono qui. Marino Bonizzato, infatti, partendo dalla querelle del Teatro Galli, preannuncia la fondazione di un partito, il PDQS (Partito Di Quelli di Sopra). “La cultura, la politica e l’intero sistema stanno sprofondando in una buca. Noi ci poniamo fuori dalla buca, in cui non vogliamo sprofondare, e da lì ci appelleremo a Quelli di Sotto.”

Genny Bronzetti

Nella foto, Una delle vignette che Vincino ha dedicato al Teatro Galli