Il futuro non sarà su quattro ruote

    Non saranno le auto il futuro della mobilità riminese. Su questo il pensiero politico è quasi unanime. Resta il fatto che al momento, però, sono loro il mezzo di trasporto più utilizzato. A Rimini, secondo il rapporto Ecosistema Urbano 2010 di Legambiente, circolano 61 vetture ogni 100 abitanti, alle quali si aggiungono anche 21 moto. Numeri superiori a quelli di realtà ben più grandi come ad esempio Milano o Bologna. Il risultato? Strade intasate nelle ore di punta o in concomitanza con eventi e manifestazioni (non rari in riviera). Per non parlare poi dei giorni di semplice pioggia. Ma oltre alle code, la vita degli automobilisti è costellata anche da altri problemi: dalle strade (ricche di buche e avvallamenti) ai parcheggi, senza dimenticare i costi di mantenimento del mezzo a due o quattro ruote. A pesare sempre più sulle tasche dei cittadini sono, infatti, bollo, assicurazione (+174% dal ’94 ad oggi) e soprattutto la benzina arrivata a costi stellari. Tanti buoni motivi per augurarsi una mobilità del futuro sempre più slegata dalla necessità di usare l’auto privata.
    Ma in attesa, quali sono le alternative? Per molti il trasporto pubblico, al di là dei recenti rincari (il biglietto dovrebbe arrivare ad 1.2 euro), necessiterebbe di un potenziamento; la bicicletta, nonostante i chilometri di piste ciclabili siano aumentati, è considerata più adatta a passeggiate o spostamenti brevi. E allora che fare?

    Serve un cambio di mentalità
    “Bisogna far capire all’automobilista – sottolinea Antonio Calderisi, presidente di ACI Rimini – che l’uso del mezzo privato va disciplinato e concertato con altri possibili mezzi che possano sostituire l’auto. Per farlo, però, serve una politica decisa e severa che non si preoccupi solo dei voti. Le strade comunque ci sono e mi chiedo perchè non imporre corsie protette che permettano, ad esempio, di arrivare con l’autobus in 15 minuti da Rimini a Riccione invece di metterci un’ora come accade d’estate”.
    Ma gestire la mobilità riminese non è una questione facile.
    “Il piano della mobilità – spiega l’assessore di Palazzo Garampi, Juri Magrini – prevede anche corsie dedicate al trasporto pubblico. Servono, però, investimenti perché la morfologia di molte strade non permette di avere gli spazi necessari. Si deve scegliere a cosa dare la priorità: il trasporto pubblico, quello privato, la sosta o la mobilità lenta e pedonale. È la scelta delle scelte. Quello che dobbiamo fare oggi è pianificare e costruire tutte le infrastrutture che serviranno per la mobilità della città. Passare dai progetti alla realizzazione non è cosa facile. Dobbiamo cercare anche di coinvolgere i cittadini perché ci sarà sempre, ad esempio, chi cercherà di parcheggiare l’auto nella corsia preferenziale. Deve cambiare la mentalità. L’Amministrazione non potrà mai riuscire a sanzionare tutti”.
    Più spazio quindi alla cosiddetta etica dell’automobilista, ma non è detto che sia sufficiente.
    “Il cambio di mentalità – sottolinea l’avvocato Daniele Marino di Federconsumatori Rimini – è necessario ma diventa del tutto inutile se prima non si realizzano le infrastrutture. I cittadini devono essere messi nella condizione di cambiare le proprie abitudini. Io posso decidere di gestire diversamente la mia mobilità ma se poi sono costretto a prendere l’auto perché manca il servizio pubblico oppure non trovo parcheggio tutto diventa inutile. Ho una mentalità diversa ma finisco per comportarmi come prima. A Rimini d’infrastrutture ne sono state fatte molte negli ultimi anni, penso ad esempio alla Darsena o al Palacongressi. Nuovi poli attrattori che vengono, però, serviti dalle stesse strade di 20 anni fa”.

    I progetti per il futuro
    “Stiamo lavorando sui people mover (sistemi di trasporto terrestre nei quali le vetture corrono su rotaie tramite pneumatici e vengono trainate da una fune) – annuncia l’assessore Magrini – babbiamo un progetto di finanza sulla Rimini-San Marino (con partenza da piazzale Kennedy) che si può realizzare in sopraelevata, senza l’utilizzo di percorsi a terra. C’è un gruppo di lavoro che ci sta lavorando e abbiamo coinvolto anche il Titano e la Provincia che cerca di fare da coordinamento. Si tratterebbe di mobilità elettrica e sostenibile”.
    Non è però l’unico progetto in ballo.
    “Abbiamo firmato un protocollo con la Regione – continua Magrini – per l’utilizzo dell’auto elettrica. Con Bologna e Reggio Emilia, siamo le tre città capofila di questa iniziativa che prevede di realizzare nel 2011 dieci postazioni fisse di rifornimento nel comune”.
    In tema d’interventi immediati, partiranno invece a breve i lavori per realizzare due nuove rotatorie: una all’incrocio tra Adriatica e via Covignano e una nell’intersezione dopo, all’altezza della Grotta Rossa. Si attendono anche novità alla voce parcheggi.
    “È già stato portato in Consiglio comunale – conclude l’assessore – il diritto di superficie per il raggruppamento di imprese che ha vinto il bando per i parcheggi multipiano in area Scarpetti e via Italo Flori. Stiamo definendo gli ultimi dettagli e credo che nelle prossime settimane si potrà dare avvio ai lavori per quello di via Flori. Terminato il primo intervento, partirà il secondo”.
    Con una grossa novità. Il nuovo piano della sosta, “regalerà” a tutti i parcheggi la stessa tariffa.

    Andrea Polazzi