Il braccio “armato” dei riminesi

    La scorsa estate L’Espresso non aveva perso tempo a delineare, attraverso un’inchiesta mirata, un altro volto dell’Italia, quello armato. Secondo le stime delle principali questure, nel 2008 erano circa 13 milioni gli italiani a detenere pistole e fucili e addestrarsi nei poligoni. Come dire, un italiano su quattro ha un’arma in casa. Un primo livello statistico sottolinea che le autorizzazioni al porto d’armi per difesa personale, sono scese a 23.600 nel 2007, un forte calo rispetto alle 35.750 del 2004. Dall’altra parte, però, le licenze a uso sportivo hanno avuto una “strana” crescita: 222mila nel 2007 contro le 199mila del 2004. Aggirare la legge per avere un’arma nelle mani non è così difficile: basta aver fatto il militare, non aver subito condanne e risultare mentalmente sani. Attualmente, secondo la Polizia di Stato, sono 34mila i privati che posseggono un porto d’armi, ai quali si sommano le oltre 50mila guardie giurate, i circa 800mila cacciatori e i 178mila permessi per uso sportivo.

    La situazione in provincia
    Ma com’è la situazione in provincia di Rimini?
    Ad oggi sono in corsa di validità 6.536 licenze di porto d’armi per uso sportivo o di caccia, tutte rilasciate dall’Ufficio Armi della Questura di Rimini. Da sottolineare che le licenze hanno la durata di 6 anni. Nel 2008 ne sono state rilasciate 893 (sia rinnovi sia primi di rilasci), delle quali 797 per uso caccia e 96 per uso sportivo. Con questo tipo di licenza si può esercitare il tiro a volo e il tiro a segno; per quest’ultimo è necessario iscriversi presso una sezione di tiro a segno nazionale o un’associazione di tiro riconosciuta dal Coni.
    La licenza di porto di fucile con canna ad anima liscia per il tiro a volo, autorizza il titolare solamente per le armi idonee all’esercizio della specifica attività.

    Come si ottiene la licenza
    Oltre alla doverosa iscrizione e al raggiungimento della maggiore età, è obbligatoria la certificazione comprovante l’idoneità psico-fisica, rilasciata dall’Ausl oppure dagli Uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato. A seguito di mirati e specifici servizi di controllo, nel 2008 sono state revocate o respinte 69 licenze di porto di fucile per uso caccia o sportivo perché venuti meno i requisiti soggettivi dei richiedenti. Nei fatti, gli accertamenti nei confronti delle persone titolari di porto d’armi, vengono effettuati dal personale dell’Ufficio Armi per verificare il possesso dei requisiti soggettivi richiesti ed escludere così il potenziale rischio di un uso illecito dell’arma.

    Armi da difesa personale
    Per quanto riguarda la licenza per difesa personale, oltre che durare un solo anno, l’iter è più complesso e soggetto a molteplici verifiche.
    “Oltre ad essere rilasciato dal Prefetto e non dal Questore, come per uso sportivo, ci vuole il motivo dimostrato, ovvero avere una ragione valida e motivata che giustifichi il bisogno di girare armati. Quest’autorizzazione permette il porto dell’arma fuori dalla propria abitazione e ha validità annuale”, spiega l’addetto dell’ufficio. Per ora non è stato possibile sapere in modo preciso a quanto ammonta il totale del porto d’armi per difesa personale a Rimini.
    “Ma sono davvero pochi e controllati – svela il proprietario italiano del negozio Titan Arms di Serravalle – pur avendo un negozio e quindi la necessità di un porto d’armi per difesa personale, ottenere il rinnovo o chiedere un porto ex-novo non è semplice. Infatti, visti i controlli effettivi e non solo scritti sulla carta, inizio a portare i documenti sei mesi prima”.
    Chi ha un’arma per difesa personale, e per questo il permesso di portarla fuori dalla propria abitazione, di solito si allena nei poligoni. In provincia di Rimini ce ne sono due abilitati, e precisamente uno a Rimini e l’altro a Poggio Berni. I poligoni ufficiali, in Italia, autorizzati a certificare “l’idoneità all’uso delle armi”, sono 289. Se, invece, la persona senza la prevista licenza dell’autorità porta un’arma fuori casa, anche se legalmente detenuta, viene, valutate le circostanze, arrestata o denunciata per porto abusivo d’arma come previsto dall’art. 699 del Codice Penale. Stesso discorso, ma in termini più gravi, per chi ha un’arma senza avere la licenza. A questo proposito si ricorda che a Rimini, nel 2008, sono state denunciate 7 persone responsabili di porto e detenzione abusiva di arma. Certo, 6.536 porto d’armi per uso sportivo su una popolazione di 140mila unità, non è un dato incisivo. Lascia solo perplessi il fatto che chi detiene il porto d’armi sportivo o per la caccia, può avere in casa 6 armi sportive e un numero illimitato di fucili da caccia. Un vero arsenale sempre a disposizione con l’incubo che possa trasformare liti o semplici discussioni in tragedie, come già successo. Per questo, la questione cruciale, rimane il controllo psico-fisico di ogni detentore di porto d’armi.

    Marzia Caserio