Grazie all’Aeroclub di Rimini tanti piccoli Top Gun crescono

    Per avere 82 anni li porta davvero bene. Qualche ruga, segno del tempo che passa inevitabile, ma un carattere e una voglia da far invidia a un giovincello. Non stiamo parlando di un lui o di una lei, ma di un qualcosa con le ali. Più precisamente dell’Aeroclub di Rimini. In pochi lo sanno, ma in uno spicchio del “Federico Fellini” di Miramare, c’è tanta voglia di volare in compagnia e di insegnare a staccare le ruote da terra. Ne abbiamo parlato con il presidente, Fabio Falcetti.
    Presidente, quanti soci siete al momento?
    “Attualmente siamo una cinquantina e ci riuniamo nella nostra sede che si trova all’interno dell’aeroporto di Rimini e che è stata recentemente ristrutturata, per adeguarla alle nuove esigenze legate alle nostre attività”.
    Quando è nato l’Aeroclub?
    “Nel 1929 un piccolo gruppo di appassionati ha costituito il primo Aeroclub di Rimini. Il 17 agosto dello stesso anno atterrava a Rimini il primo aereo di linea estiva proveniente da Milano. Nel 1932 si costituisce la scuola civile di pilotaggio dell’Emilia Romagna e, nel 1951, dopo l’interruzione dovuta alla guerra, viene istituita la scuola di pilotaggio per il conseguimento del brevetto di pilota civile di I° e II° grado. Il nostro Aeroclub fu uno dei primi a praticare, tra le attività sociali, quella del volo a motore”.
    Restando fedele alle sue tradizioni, l’Aeroclub di Rimini cura in modo particolare l’attività didattica rivolta a quelle persone che vogliono conseguire il brevetto.
    “La scuola di volo rappresenta il nostro fiore all’occhiello. Oltre a svolgere la normale attività didattica per il conseguimento dei brevetti, dispone di valenti istruttori e provvede all’allenamento dei piloti e svolge corsi di perfezionamento di radionavigazione. La scuola è presente da ormai 60 anni e viene gestita dall’istruttore Domenico Casadio”.
    Nata il 3 marzo del 1951 come scuola di pilotaggio per il conseguimento del brevetto di pilota civile di I° e II° grado, la scuola di pilotaggio ha finora formato centinaia di piloti.
    “Allo stato attuale delle cose, oltre a fornire tutti i supporti tecnici e burocratici per il conseguimento del brevetto di pilota privato, PPL, la scuola dell’Aeroclub è in grado di offrire ospitalità nel suo campo di volo con il posteggio nei tre hangar che sono a disposizione, ai velivoli dei piloti che volessero sceglierci come base. La scuola dispone, inoltre, di locali per il ritrovo e per le attività formative e ricreative”.
    Attualmente la vostra flotta da quanti mezzi è formata?
    “Da dieci aerei”.
    E i costi per chi volesse provare l’ebbrezza di essere un piccolo Icaro?
    “Per i soci variano da 128 a 220 euro: tutto dipende dal tipo di aereo che si sceglie. Invece per conseguire un brevetto di pilota PPL, con istruzione su un aereo Cesna 150, si parte da 8mila euro tutto compreso, a cui vanno aggiunte, se ciò fosse ritenuto necessario per conseguire maggiore sicurezza, eventuali ore di volo e istruzioni aggiuntive. Il brevetto di pilota privato permette di poter pilotare un aereo monomotore in assoluta libertà, con la famiglia e gli amici e godersi dall’alto le bellezze del mondo”.
    C’è un’età minima?
    “Quella per ottenere la licenza è di 17 anni, ma per l’inizio dell’addestramento e per effettuare il primo volo da solista, è assolutamente necessario che il candidato abbia compiuto i 16 anni. Per richiedere la licenza bisogna aver effettuato un corso teorico e almeno aver fatto 60 ore di volo”.
    Presidente, come sono i rapporti con il vicino Aeroclub della Repubblica di San Marino?
    “I rapporti sono più che buoni essendo essi improntati sulla reciproca collaborazione: ci scambiamo le esperienze per quanto riguarda le iniziative che vengono prese dai due Aeroclub”.

    Patrizio Placuzzi