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“Grato per Leone, discorso di grande portata”

Vaticano, 12 maggio 2025: udienza di Papa Leone XIV alla stampa internazionale, media, giornalisti - (Foto Calvarese/SIR)

Intervista al vescovo di Rimini Nicolò Anselmi

Gratitudine per la nomina del nuovo pontefice Leone XIV. Gratitudine per l’azione dello Spirito Santo, per aver provveduto al 267esimo Papa della Chiesa Cattolica. Gioia per una elezione avvenuta al quarto scrutinio, tra le più veloci della storia, indice di grande unità nella Chiesa.

Sono i primi sentimenti con i quali il vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi, commenta l’elezione di Robert Francis Prevost, uomo di curia con il cuore missionario assunto al soglio di Pietro.

Vescovo Nicolò, conosce il nuovo Papa?

“Ho conosciuto mons. Robert Francis Prevost, ancora cardinale e Prefetto del Dicastero dei Vescovi, lo scorso anno, in occasione della Visita ad Limina dei Vescovi dell’Emilia-Romagna”.

Che impressione ne aveva ricavato?

“Al cardinale Prevost abbiamo presentato la situazione delle diocesi. Mi sono sentito ascoltato, e con lo stesso sguardo attento e buono e spiritualmente profondo ci ha rivolto parole sagge e di incoraggiamento. La stessa impressione si è riproposta quando ho rivisto il cardinal Prevost sul Balcone della basilica, appena nominato papa”.

È trascorsa una settimana dall’elezione del successore di Pietro. Quali sentimenti prova oggi?

“Sono contento per il nuovo Papa, nuovo Pastore per tutta la Chiesa e quindi per tutti noi. Con il primo lungo e articolato messaggio si è spiritualmente sintonizzato con i cuori dei credenti che in queste settimane hanno atteso l’elezione del nuovo Pontefice. Sono felice e ringrazio Dio per il successore di Pietro. Spero di incarnare i sentimenti di tutte le persone della Diocesi di Rimini”.

Il primo discorso del Papa non si scorda mai. È una sorta di bussola. Cosa l’ha colpita?

“Più elementi, per la verità. Papa Leone ci ha salutato con le Parole con cui Gesù ha salutato gli apostoli raccolti nel Cenacolo dopo la Risurrezione. È un saluto di pace: «Pace a voi, la pace sia con voi». Credo che la pace – che più volte il Santo Padre ha ripetuto nel suo discorso iniziale – sia il vero, grande desiderio di Dio. Dio Padre desidera la pace, la gioia e la felicità di tutti i suoi figli. Anche la parola “tutti” è stata ripetuta più volte nel corso del primo discorso del Santo Padre al balcone. Papa Leone XIV ha nel cuore tutti gli 8 miliardi di donne e di uomini che oggi, nel 2025, abitano il mondo. Papa Leone XIV ci ha salutato con le parole di Gesù e ci ha richiamato uno dei grandi desideri di Gesù, che è richiamato nel suo motto episcopale: il desiderio di unità intorno a Gesù. Il desiderio del Pontefice e di Dio è lo stesso: una umanità unita nella pace e intorno al Signore”.

Il riferimento a Papa Francesco è sembrato molto affettuoso.

“Ringraziamo il successore di Pietro anche per il riferimento che ha fatto a papa Francesco. Questa gratitudine esprime la vera natura della Chiesa, un rinnovamento continuo nello Spirito Santo e nella continuità, nella tradizione. Questa gradualità, questo camminare secondo lo spirito in uno stile di fiducia, mitezza e fiducia in Dio accompagna la vita della Chiesa”.

A differenza di altri Pontefici, Papa Leone dal balcone della Basilica di San Pietro non si è espresso a braccio ma si è affidato a un discorso scritto.

“In pochi minuti, Papa Prevost ha toccato con grande chiarezza tanti temi, e tutti di grande portata. E ci ha fatto pregare tutti insieme l’Ave Maria nel giorno della Beata Vergine di Pompei. Da subito il Santo Padre ha affidato la Chiesa e l’umanità intera alla Madonna che nel Cenacolo a Pentecoste ha custodito l’unità degli apostoli e con gli apostoli è rimasta in attesa trepidante dello Spirito Santo la cui forza abbiamo tutti percepito nel Conclave (sembravamo tutti dentro grazie i media)”.

Cosa possiamo aspettarci ora?

“Ci aspettano giorni di profonda gratitudine. Papa Leone XIV ha parlato di missionarietà, sinodalità, di attenzione a tutti, specialmente ai più deboli e ai più poveri. Ci ha ricordato, sin dalle prime parole, dell’amore incondizionato che Dio ha per ciascun uomo, per ciascuno di noi. Buon cammino papa Leone. La Diocesi di Rimini è con te, unita, prega per te, ti sostiene: puoi contare su di noi. Non vediamo l’ora di incontrare Papa Leone XIV. Questo desiderio si realizzerà presto. Il 1 giugno con una delegazione di riminesi saremo a Roma dal successore di Pietro il Giubileo delle Famiglie, e successivamente lo incontreremo in luglio e agosto in occasione
del Giubileo dei Giovani”.

Leggi l’intervista a suor Abir